Consigliere Idv ucciso a Ugento (Lecce): assolto l’imputato minorenne

Pubblicato il 28 Dicembre 2010 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA

Giuseppe Basile

È stato assolto per non aver commesso il fatto Vittorio Colitti, 19 anni, imputato di omicidio volontario per l’uccisione dell’ex consigliere provinciale di Lecce e consigliere comunale di Ugento (Lecce) dell’Italia dei Valori Giuseppe Basile.

Basile venne ucciso con diverse coltellate la notte tra il 14 e il 15 giugno 2008 dinanzi alla sua abitazione, a Ugento. La sentenza  è stata emessa dal tribunale per i minori, visto che, al momento dell’omicidio Colitti aveva meno di 18 anni. Il  sostituto procuratore Simona Filoni aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione.

Per l’omicidio di Basile è indagato anche il nonno del giovane: si chiama anche lui Vittorio Colitti, ha 67 anni ed è attualmente detenuto.

L’accusa nei confronti dei due Colitti si basa soprattutto sulla testimonianza di una bambina di sei anni, vicina di casa sia di Basile sia dei Colitti, la quale dalla finestra dell’abitazione della nonna avrebbe visto Colitti junior trattenere Basile e il nonno del giovane colpirlo ripetutamente. In sede di incidente probatorio, però, la testimonianza della piccola avrebbe mostrato alcune incertezze. Per la procura alla base del delitto ci sarebbero stati vecchi rancori personali.

Il più giovane dei Colitti, arrestato il 25 novembre 2009, è tornato in libertà il 2 settembre scorso per decisione della Cassazione che ha disposto l’ annullamento senza rinvio dell’ ordinanza di custodia cautelare. Alla Suprema Corte i difensori di Colitti jr si erano rivolti dopo che nello scorso luglio i giudici del Riesame avevano respinto la richiesta di scarcerazione. Il diciannovenne era a giudizio per l’omicidio dal 12 maggio scorso, imputato, in concorso con il nonno, di omicidio volontario e detenzione e porto illegale di arma bianca. Per il nonno – tornato in carcere nei giorni scorsi dopo che il tribunale del Riesame aveva annullato, per vizi formali, l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti – il pm inquirente della procura di Lecce, Giovanni De Palma, ha chiesto di recente al gip la proroga delle indagini.

[gmap]