Doveva essere una specie di spedizione punitiva, quella in cui poi è morta Teresa Buonocore a Napoli. Poi uno avrebbe insegnato a fare l’uomo al complice. Lo ammettono Alberto Amendola, 26 anni, e Giuseppe Avolio , 21 anni: i due sono in stato di fermo per l’omicidio. Ma ancora non si sa se e chi dei due abbia sparato alla donna rea, secondo gli investigatori, di aver testimoniato contro il presunto stupratore della figlia.
Secondo quanto scrive il Mattino uno dei due ha raccontato di essersi avvicinato con la pistola al viso della Buonocore, ma di non avere sparato finché l’altro gli ha detto: «Dammi la pistola, ti insegno a fare l’uomo».
Patrizia Nicolino e Lorenzo Perillo, moglie e fratello del presunto pedofilo, (difesi dai penalisti Lucio Caccavale e Nico Scarpone), sono a piede libero. “Per loro un movente che risale proprio agli ultimi sviluppi processuali di una storia di molestie che aveva investito la figlia di Teresa: era prossimo ad essere eseguito il pignoramento di un appartamento, dopo la condanna per violenza sessuale nel procedimento in cui Buonocore si era costituita parte civile”, scrive il Mattino.