Ramses sgozzato, figlio Pentawer reo e suicida: prove complotto nelle mummie

Pubblicato il 18 Dicembre 2012 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA
Ramses III sgozzato, figlio Pentawer reo e suicida: la prova nelle mummie

ROMA – Il faraone Ramses III fu ucciso dalla sua concubina Tij in un complotto il 1156 a.C. La concubina voleva mettere sul trono del faraone il figlio Pentawer. Ma il complotto fu scoperto, Pentawer venne condannato al suicidio ed anche gli altri complottanti furono condannati. Dopo oltre 3mila anni viene così risolto il giallo dell’Antico Egitto, scrive La Stampa. La storia, raccontata nel Papiro Giuridico di Torino, sembra ora trovare riscontri grazie alle ricerche dell’egittologo Zahi Hawass, da Carsten Pursch, genetista dell’università di Tubinga, e da Albert Zink, paleopatologo dell’Accademia Europea di Bolzano.

Il team di ricercatori ha sottoposto la mummia di Ramses III ad una Tac, scoprendo un sospetto taglio sulla gola del faraone:

“Le immagini della tomografia computerizzata, esaminate a Bolzano e al Cairo, hanno rivelato che al faraone fu tagliata la gola quando era ancora in vita. «Solo grazie alla TAC si è potuta vedere la ferita alla gola, nascosta da una benda sul collo», riferisce Zahi Hawass, che, al momento degli studi, era Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie e ha quindi ottenuto l’accesso alla mummia in numerose occasioni. «Eravamo già a conoscenza del fatto che Ramses morì nel 1156 a.C., all’età di circa 65 anni. Rimanevano da identificare le cause della morte» continua Hawass”.

Inoltre nella ferita è stato trovato un “occhio di Horus“, un amuleto che nell’Antico Egitto veniva usato per la protezione dagli incidenti e la rigenerazione del corpo. Albert Zink spiega:

“Il taglio alla gola e l’amuleto provano chiaramente che il faraone è stato assassinato. L’amuleto fu collocato nella ferita dopo la morte per favorire una guarigione totale nell’aldilà”.

Un’altra mummia poi sembrerebbe accreditare la storia raccontata nel Papiro Giuridico. Si tratta della mummia nota come “Uomo sconosciuto E”, che dall’analisi del Dna risulta essere uno dei figli di Ramses III. La mummia è quella di un giovane tra i 18 ed i 20 anni, che potrebbe essere proprio Pentawer, spiega

“La mummia è quindi, con tutta probabilità, uno dei figli di Ramses III. Per esserne certi al 100 per cento, bisognerebbe sequenziare il genoma della madre» spiega Carsten Pusch, esperto di genetica molecolare all’Università di Tubinga. Sfortunatamente, la mummia di Tij, concubina di Ramses III e madre di Pentawer, non è mai stata trovata”.

Le condizioni in cui versa la presunta mummia di Pentawer farebbero pensare che si sia suicidato, spiega Zink:

“A colpire la nostra attenzione è stato il fatto che il corpo fosse piuttosto gonfio. Inoltre, c’era una strana piegatura della pelle sul collo. Potrebbe essere il risultato di un suicidio per impiccagione. Infine il corpo è rivestito solo con pelle di capra – elemento considerato impuro – e fu mummificato senza aver prima rimosso gli organi interni e il cervello”.

Se la mummia sconosciuta fosse proprio quella di Pentawer, la sepoltura non consona al rango di principe farebbe pensare che la tesi del complotto sia confermata. Il suicidio, nell’Antico Egitto, era la possibilità offerta ai condannati a morte per evitare pene peggiori nell’aldilà.