I primi ricordi d’infanzia iniziano dall’età di due anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Giugno 2018 - 06:12 OLTRE 6 MESI FA
I primi ricordi d'infanzia iniziano dall'età di due anni (foto d'archivio Ansa)

I primi ricordi d’infanzia iniziano dall’età di due anni (foto d’archivio Ansa)

ROMA – I primi ricordi d’infanzia [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,-Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] iniziano dall’età di due anni, molto prima di quanto si pensasse, ossia intorno ai tre anni e mezzo.

Gli scienziati hanno scoperto che l’area del cervello responsabile dei ricordi si attiva ancor prima che il bambino impari a parlare e ciò potrebbe essere d’aiuto nella diagnosi precoce dell’autismo e dislessia.
I ricercatori del Centre for Mind and Brain dell’University of California, Davis attraverso la risonanza magnetica per immagini (MRI) hanno esaminato il cervello di 22 bambini di due anni mentre dormivano.

Il team, guidato da Simona Ghetti, ha esaminato l’ippocampo, situato nel lobo temporale, che svolge un ruolo importante nella formazione delle memorie esplicite, nella trasformazione della memoria da breve a lungo termine.
Hanno scoperto che l’ippocampo era più attivo quando il bambino ascoltava di nuovo una ninnananna che conosceva, indipendentemente da fatto che fosse registrata o suonata al contrario.

Non era invece stimolato da una nuova voce, ritmo, tempo diversi, scrive il Daily Mail.
La risposta più alta è stata osservata nei bambini che ricordavano correttamente il posto in cui avevano ascoltato la canzone e l’associazione a un giocattolo.
Il team statunitense sostiene che ciò pone in evidenza il ruolo che svolge l’ippocampo nel primo sviluppo della memoria episodica, ossia la capacità di ricordare il momento e il posto dove sono accadute alcune cose.
“Una delle domande più affascinanti in psicologia e neuroscienza riguarda il modo in cui i bambini acquisiscono la capacità di ricordare il loro passato”, ha spiegato Ghetti.
“I risultati ottenuti forniscono una prova diretta della connessione tra la funzione dell’ippocampo e i primi ricordi”.