Roma antica piena di immigrati: Anatolia, Iran… lo dice il dna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2019 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Roma antica piena di immigrati: Anatolia, Iran...

Mosaico di fronte a una tomba monumentale che mostra il faro di Portus e due navi commerciali (fonte: Archivio Museo delle Civiltà, Sapienza Università di Roma)

ROMA – L’antica Roma come New York, un mix di persone di origini diverse. Sin dalla sua origine infatti è stata un crocevia di civiltà. Etnie anatoliche, iraniane e ucraine sono state rintracciate nel profilo genetico dei suoi primi abitanti, grazie all’analisi del Dna di 127 persone da 29 siti archeologici, di Roma e dintorni.

12mila anni di migrazioni: la copertina di Science

Ciò ha permesso di ricostruire 12.000 anni di migrazioni. La scoperta, a cui la rivista Science dedica la copertina, si deve a un gruppo internazionale, coordinato da Alfredo Coppa, antropologo fisico dell’università Sapienza di Roma, da Ron Pinhasi, che insegna antropologia evolutiva all’università di Vienna, e da Jonathan Pritchard, genetista e biologo dell’università americana di Stanford.

Grandissima la partecipazione italiana, con numerose università, Soprintendenze archeologiche e ministero dei Beni Culturali. “Per la prima volta – ha detto all’ANSA Coppa – abbiamo quantificato, grazie ai dati biologici, le direttrici migratorie da cui sono arrivate le popolazioni durante la crescita dell’Impero Romano”.

8mila anni fa cacciatori raccoglitori da Anatolia e Iran

La ricerca mostra che circa 8000 anni fa l’area di Roma era già popolata da cacciatori-raccoglitori, e si è arricchita della presenza di agricoltori di origine mediorientale, anatolici e sorprendentemente anche iraniani; successivamente, tra 5.000 e 3.000 anni fa, sono arrivate popolazioni dalla steppa ucraina.

In epoca imperiale Roma come New York

Con la nascita di Roma e il costituirsi dell’Impero Romano, la variabilità genetica è cambiata, con arrivi soprattutto dalle aree del Mediterraneo orientale e Medio Oriente. Durante il periodo imperiale, “Roma era come New York: una concentrazione di persone di diverse origini”, ha osservato il genetista Guido Barbujani, dell’università di Ferrara, che non ha partecipato allo studio.

Nei secoli successivi ha spiegato Coppa, “l’influenza orientale sparisce” e i dati genetici raccontano di arrivi, prima, dall’Europa occidentale e, dopo, dall’Europa centrale e settentrionale. (fonti Science e Ansa)