Roma: rissa tra ebrei romani e palestinesi dopo la cerimonia per Gilad Shalit

Pubblicato il 25 Giugno 2010 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA

carabinieriDecine di persone sono state coinvolte nella tarda serata di giovedì 24 giugno in una maxi-rissa tra giovani ebrei romani e sostenitori palestinesi a Roma di fronte alla scalinata del Campidoglio. Una giovane è rimasta ferita ed è stata portata in codice giallo all’ospedale santo Spirito con contusioni e traumi. È dunque finita nel peggiore dei modi la celebrazione che la Capitale italiana aveva voluto dedicare al soldato israeliano Gilad Shalit, il giovane da quattro anni prigioniero di Hamas.

Davanti al Campidoglio, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, un gruppo di circa 40 filo- israeliani di ritorno dalla manifestazione al Colosseo, aveva incrociato un gruppo di attivisti palestinesi e sostenitori del gruppo ‘Free Gaza’.

Questi ultimi avevano organizzato un contro sit-in davanti al Campidoglio. Da lì è partito qualche insulto e si è scatenata la rissa con scambio di calci e pugni tra le due fazioni. L’intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa ha ristabilito la calma. Gli israeliani facevano ritorno al ghetto dopo aver assistito allo spegnimento delle luci al Colosseo per ricordare il soldato da quattro anni prigioniero di Hamas.

Secondo la Rete romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese, alcuni giovani con le bandiere di Israele hanno aggredito un gruppo di attivisti pro Palestina – «militanti pacifisti» – che aveva illuminato con candele l’intera scalinata del Campidolgio. Una manifestazione per «ricordare gli oltre 11 mila civili palestinesi ristretti nelle carceri israeliane, il millione e mezzo di palestinesi rinchiusi nella Striscia di Gaza trasformata nella più grande prigione a cielo aperto esistente al mondo e per onorare i 1417 morti palestinesi dell’operazione Piombo Fuso», nonché «i 9 morti della motonave Marmara che trasportava aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, uccisi dalle forze speciali israeliane il 31 maggio scorso».

Comunità ebraica di Roma: insultati e aggrediti. Insultati e poi aggrediti con coltelli e catene. Questo sarebbe successo ieri sera sotto la scalinata del Campidoglio poco prima della maxirissa tra israeliani e palestinesi, secondo quanto dichiarato in una nota da Ester Mieli, portavoce del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.

”La manifestazione non autorizzata di ieri sera al Campidoglio, contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno e anti Gilad Shalit è stata un’offesa per la città intera – si legge nella nota – un’offesa riportata anche nei volantini che gli stessi pacifinti hanno provocatoriamente distribuito ai tanti passanti che da poco rientravano dal Colosseo, dove era stata chiesta a voce bipartisan la liberazione del giovane Shalit, nelle mani dei terroristi di Hamas da ormai 4 anni”.

”Alcuni gruppi di famiglie – conclude la nota – giunti sotto la scalinata del Campidoglio sono stati prima attaccati verbalmente sentendosi tacciati di essere ‘fascisti’ e ‘assassini’ e dopo aggrediti con coltelli e catene. Quella che fino a quel momento era stata una serata pacifica, all’insegna della liberta’ e’ stata rovinata dai soliti provocatori, che non hanno esitato a manifestare la loro violenza anche davanti a bambini ed anziani”.