Rosat, il nuovo satellite che minaccia la Terra: più pericoloso di Uars
ROMA – Il satellite tedesco Rosat è la nuova minaccia che viene dal cielo dopo il satellite della Nasa Uars: la caduta sulla Terra è prevista per fine ottobre e il pericolo secondo il New Scientist che Rosat ferisca qualcuno è di 1 probabilità su 2000, mentre per Uars era la probabilità era di 1 caso su 3.333. L’aumento della pericolosità è dovuto alle caratteristiche di costruzione del satellite, un telescopio a raggi X progettato per essere resistente alle alte temperature e che dunque potrebbe resistere alla distruzione termica del rientro in atmosfera a gran velocità.
Un portavoce del Dlr, il laboratorio tedesco che l’ha realizzato, spiega che “fino a 30 detriti singoli con una massa totale di circa 1,6 tonnellate potrebbero raggiungere la superficie della Terra. Il sistema a raggi X, con i suoi specchi e il suo supporto meccanico fatto di fibra di carbonio – o almeno una parte di esso – potrebbe essere il componente singolo più pesante a raggiungere il terreno”.
A peggiorare la situazione è l’assenza in Rosat di motori per i “rientro controllato” e la difficoltà a definire tempo e posizione del rientro con precisione, due variabili influenzate fortemente dalle fluttuazioni dell’attività solare, che modificano la presa dell’atmosfera. Infatti solo noto il tempo del rientro sarà possibile eseguire calcoli sufficientemente dettagliati sulla traiettoria che seguirà una volta nell’atmosfera. Stimare dunque la capacità frenante dell’atmosfera non è ancora possibile, né tanto meno definire una traiettoria probabile: si può solamente attendere la data del rientro, prevista tra fine ottobre e inizio novembre, sperando di evitare che un detrito infuocato cada sulla propria testa.