Salto di Quirra. Tumori vicino al poligono sardo: “Il 65% dei pastori colpito negli ultimi 10 anni”

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 15:19| Aggiornato il 6 Gennaio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Il 65% degli allevatori che lavorano nella zona del poligono del Salto di Quirra in Sardegna si sarebbero ammalati di tumore. Negli ultimi dieci anni sarebbero stati colpiti da leucemia e linfomi.

I dati sono stati diffusi dal quotidiano “La Nuova Sardegna”, ma sarebbero i  risultati dello studio delle Asl di Cagliari e di Lanusei per conto del Comitato di indagine territoriale. Oltre ai problemi per gli uomini rivelano anche preoccupazione per gli animali: sarebbero tante infatti le bestie nate con gravi malformazioni.

Secondo quanto riporta il quotidiano si tratta di un fenomeno sul quale ha indagato nel recente passato la professoressa Antonietta Morena Gatti del Policlinico universitario di Modena e consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. La Gatti aveva scoperto, attraverso un sofisticato microscopio elettronico a scansione, nanoparticelle di metalli pesanti e di leghe di metalli che non esistono in natura, nei tessuti di alcuni agnelli deformi nati nella zona di Quirra. Stessi risultati ottenuti sulle analisi effettuate sui tessuti dei militari ammalatisi di tumore nei Balcani. Fenomeno che non può non riportare al “caso Escalaplano” dove, alla fine degli anni Ottanta, nacquero almeno 13 bambini affetti da gravi deformità.

Il coordinatore del movimento indipendentista Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu ha commentato: «La verità è scomoda, ma non si può più nascondere: la Sardegna è la Mururoa italiana. Lo stato italiano, come quello francese nell’atollo polinesiano, con le guerre simulate, sperimenta in Sardegna armi ed esplosivi che uccidono anche indirettamente».

«Ribadiamo la necessità di liberare l’intero territorio sardo dalla presenza militare. La salute dei cittadini e il sostegno all’economia del territorio – ha detto il segretario regionale Gianni Fresu – non si può barattare con accordi che mantengono la Sardegna sotto il giogo delle sperimentazioni militari e che impoveriscono la nostra regione». [gmap]