Il Codacons interviene sul caso Avetrana e l’uccisione di Sarah Scazzi ”con un esposto al Garante della Privacy e al ministro della Giustizia perché accertino eventuali violazioni della privacy ed, in generale, della legge”.
”E’ la prima volta, infatti – spiega il Codacons in una nota – che vengono date alla stampa oltre ai verbali degli interrogatori anche le registrazioni audio. Gli imputati, per quanto considerati mostri dall’opinione pubblica, hanno diritto a rilasciare dichiarazioni al pubblico ministero e alle forze dell’ordine senza che poi vengano ascoltate da milioni di telespettatori. I processi non si fanno in televisione, la nuova piazza, per non dire gogna, mediatica. Inoltre sono stati resi noti in modo integrale gli atti delle indagini preliminari e sono ‘trapelate’ persino le dichiarazioni delle persone informate dei fatti”.
”Tutto questo senza peraltro tener presente che alcuni particolari raccapriccianti, come il fatto che Sarah forse piangeva mentre la stavano uccidendo, sono una violenza nei confronti della famiglia ed una macabra voglia di compiacere la curiosità morbosa del pubblico”.