Sarah Scazzi, l’ex compagna di cella: “Sabrina si sente delusa dal padre”

Pubblicato il 14 Gennaio 2011 - 21:31 OLTRE 6 MESI FA

”In carcere, quando ascoltavamo il telegiornale, tenevamo basso il volume proprio per evitare magari che lei potesse sentirsi male, potesse essere condizionata”. Lo ha dichiarato in un’intervista a ‘Quarto grado’, in onda stasera su Retequattro, una ex compagna di cella di Sabrina Misseri, la ventitreenne di Avetrana (Taranto) detenuta a Taranto per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi. La ragazza ha trascorso alcuni giorni di detenzione nella stessa cella di Sabrina sul finire del 2010.

”Un giorno – ha detto ancora l’ex compagna di cella di Sabrina – stavano parlando di Cosima, della madre, e lei e’ scoppiata a piangere. Sabrina afferma di essere innocente. E’ delusa dal padre. Continua a dichiararsi innocente e ad accusare il papa’ dell’omicidio, ma non mi ha mai dato una spiegazione precisa in merito. Dice che lui l’ha accusata per coprirsi”. L

‘ex detenuta ha aggiunto che all’inizio Sabrina ”e’ stata accolta con indifferenza in carcere. Di Sarah – ha proseguito – mi ha detto che non avrebbe mai potuto ucciderla, che l’ha cresciuta. Sabrina vista in prigione sembra, non come si e’ vista in televisione, una brava persona. Non sembra capace di fare cose del genere”. Poi l’ex compagna di cella di Sabrina dice la sua opinione sulla vicenda. ”Io penso – conclude – che da come si parla di questo rapporto tra padre e figlia, cosi’ morboso, cosi’ bello, sia strano che un padre accusi la propria figlia. E’ questo che e’ strano”.