L’inchiesta sull’omicidio di Sarah Scazzi ha generato in tre mesi altri quattro fascicoli di indagine paralleli e un esposto sul quale la Procura di Taranto sta per operare approfondimenti. Il primo è stato aperto dopo la pubblicazione su alcuni giornali del verbale, che era secretato, della prima confessione di Michele Misseri, quella della notte tra il 6 e il 7 ottobre.
Si ipotizza la violazione dell’articolo 379 bis del codice penale, ovvero la pubblicazione di notizie coperte da segreto. Gli altri fascicoli riguardano la presunta vendita di foto dei sopralluoghi degli inquirenti, il tentativo di far cambiare difensore a Michele Misseri e, proprio ieri, il decreto di sequestro di documenti cartacei e file audio e video emesso dalla Procura.
L’esposto è stato invece inviato al consiglio dell’Ordine degli avvocati di Taranto, e da questo girato alla Procura, da parte dell’avvocato Francesca Conte, già difensore di Sabrina Misseri, nei confronti dell’avvocato Vito Russo, anche lui legale di Sabrina, per l’improvvisa revoca del mandato.