Sospiro di sollievo? Il satellite non cadrà sull’Italia…forse

Pubblicato il 24 Settembre 2011 - 02:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il satellite Uars della Nasa non dovrebbe cadere sull’Europa. In nottata ha infatti cambiato traiettoria e rallentato la sua corsa. L‘Italia del nord, che è rimasta sveglia con l’ansia per parte della notte, tira un parziale sospiro di sollievo. Parziale perché non si sa mai, perché il satellite, come dicono gli specialisti, è in balia degli eventi e potrebbe di nuovo cambiare traiettoria. Verso le 2.53 di notte la situazione comunque è cambiata: gli italiani del nord, molti in ansia e con la testa rivolta al cielo, hanno tirato un sospiro di sollievo. Hanno invece iniziato a preoccuparsi gli americani, i canadesi e gli australiani.

Secondo le stime piu’ recenti della Nasa, infatti, l’Europa sembra esclusa dalle possibili aree interessate dalla caduta dei detriti del satellite Uars, il cui rientro nell’atmosfera dovrebbe avvenire fra le 5 e le 9 ora italiana.

La caduta dei detriti è prevista lungo la fascia che comprende Canada, Africa, Australia e vaste zone degli oceani Atlantico, Atlantico e Indiano. ”Il rischio per l’incolomita’ pubblica – rileva la Nasa – e’ molto remoto”.

”Inizialmente il satellite era stato rallentato dall’attivita’ solare – ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope – ma adesso ha assunto un nuovo orientamento che sta ulteriormente rallentando la sua discesa. In questo momento il satellite e’ soltanto in balia dell’atmosfera”.

Pericolo scampato per l’Italia? Il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, sulla base dell’ultimo bollettino emesso dal Cnr, considera da escludere al momento la possibilità che frammenti del satellite Uars cadano sul territorio italiano.

Sulla base degli ultimi dati disponibili, lo stesso comitato prevede il rientro di Uars nell’atmosfera terrestre alle 6:40 ora italiana, con una finestra d’incertezza che va dalle 4:40 alle 8:30. L’intervallo orario di interesse per l’Italia era compreso tra le 3:34 e le 4:12. Il Comitato operativo della Protezione civile continuerà comunque a monitorare l’evoluzione della situazione, in stretto raccordo con le strutture di coordinamento attivate in tutte le regioni interessate.