Software anti hacker: la Aviazione Usa va alla cyberguerra

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2016 - 05:45 OLTRE 6 MESI FA
Software anti hacker: la Aviazione Usa va alla cyberguerra

Software anti hacker: la Aviazione Usa va alla cyberguerra

NEW YORK – Software anti hacker ultra sofisticato: è l’ultima arma schierata dalla Aviazione americana nella guerra del futuro, la cyberguerra. La US Air Force ha presentato la sua ultima recluta:  ed è un pezzo di software.

Il Cyberspace Vulnerability Assessment/Hunter Weapon System è stato dichiarato in grado di lavorare in piena operatività, permettendo così di setacciare le reti militari per cercare buchi di sicurezza.

Può essere usato per localizzare, valutare e indirizzare minacce all’interno dei sistemi informatici, contribuendo a mantenere la sicurezza sia di operazioni di volo che di rete.

“CVA/H difende la capacità dell’Aeronautica Militare di volare, combattere e vincere in aria, lo spazio e il cyberspazio”, ha detto il generale di brigata Stephen Whiting, Direttore integrato di AFSPC aria, spazio, Cyberspazio e ISR operazioni.

Il sistema ha raggiunto lo status di piena capacità operativa il 12 febbraio. Mentre è indicato come un ‘sistema d’arma’, l’Air Force spiega che questo non significa necessariamente che lo strumento sia un’arma. Invece, è un meccanismo di difesa usato dalle squadre Cyber per effettuare valutazioni di vulnerabilità, rilevazione delle minacce avversarie e valutazioni di conformità.

Il sistema di armi CVA/H può essere utilizzato per raccogliere informazioni e svolgere missioni ‘Hunt’, comprese le missioni di contro-infiltrazione, sulle reti e sistemi di Air Force e del Dipartimento della Difesa.

Quando viene rilevata una minaccia per la rete, il sistema fornisce un modo per tenere traccia e operare di conseguenza. La rete si estende ai computer, alle infrastrutture, alle applicazioni, ai dati e alle operazioni di cyberspazio.

CVA/H è la seconda arma cyberspaziale per raggiungere la piena capacità operativa. E’ stato in cantiere per tre anni e ora si unisce all’AFINC come uno strumento pienamente operativo contro le minacce informatiche.