Il sole “lavora” di meno… e già si parla di era glaciale

Pubblicato il 17 Giugno 2011 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il sole è in una fase in cui la sua attività è decisamente minore di quella prevista e subito c’è chi ipotizza una nuova era glaciale. La crescita delle macchie sulla sua superficie che dimostrano il dinamismo interiore e il passaggio da una fase di produzione minima, ad una di produzione massima, sembra andare a rilento deludendo le aspettative.

“Quanto accade è molto inusuale e inaspettato – commenta Frank Hill, direttore del National Solar Observatory – Anzi sembra quasi che il ciclo delle macchie solari stia andando in ibernazione”.

Ciò indurrebbe qualche studioso a presagire l’arrivo di un secondo periodo noto come “minimo di Maunder”, un lasso di tempo di circa 70 anni tra il 1645 e il 1715 durante il quale non si sarebbe registrata alcuna macchia solare. Sulla Terra si determinò una piccola era glaciale e le due cose vennero collegate, anche se diversi scienziati non sono d’accordo.

“Questa fase massima – ipotizza Hill – potrebbe anche essere l’ultima che vedremo per alcuni decenni e ciò porterebbe ovviamente delle ripercussioni sul clima terrestre”. Tuttavia è stato calcolato che, anche se l’astro continuasse così debolmente fino al 2100, ciò abbasserebbe il trend dell’aumento della temperatura della Terra soltanto di 0,3 gradi centigradi.

“L’effetto serra – dicono gli esperti – continuando con gli attuali ritmi porterebbe un aumento della temperatura per il 2100 variabile tra 2 e 4,5 gradi centigradi”. Anche se si limitasse ai 2 gradi , quindi, una lunga riduzione dell’attività solare fino alla fine del secolo abbasserebbe la salita del termometro soltanto fino a 1,7 gradi centigradi.