“Con la tassa di soggiorno perdete i turisti”, l’allarme dei tour operator Ue

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 16:18 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES  Arriva da Bruxelles una bacchettata per la tassa dei turisti, messa a punto dal Comune di Roma. L’introduzione di una tassa di soggiorno ”peserà seriamente sulla vendita del prodotto turistico Italia, con una notevole perdita di turisti per il vostro Paese”: è quanto scrive l’Associazione europea delle agenzie di viaggio e dei tour operator in una lettera al ministro del Turismo, Michela Brambilla, in cui si esprime preoccupazione per la nuova tassa e si chiede di ”riesaminare” la norma prevista nel decreto sul federalismo municipale.

Nella lettera al ministro Brambilla, il segretario generale dell’Eciia (European travel agents and tour operators association), Michel De Blust, esprime ”le preoccupazioni del nostro settore per la nuova tassa di soggiorno introdotta recentemente a Roma e per la possibile introduzione in maniera diffusa in tutta Italia della tassa di soggiorno prevista dal decreto sul federalismo mnicipale”. Per l’associazione, infatti, l’introduzione di tale imposta ”causerebbe molti problemi ai tour operator che vendono pacchetti turistici in Italia”, visto che in molti ”hanno gia’ pubblicato e distribuito i loro cataloghi per il 2011 e diversi contratti sono gia’ stati conclusi senza considerare una tassa di questo tipo a carico dei clienti”.

I tour operator – si spiega – ”si trovano pertanto ora nella difficile situazione di dover chiedere ai loro clienti di pagare un costo aggiuntivo una volta a destinazione”. Nella lettera si sottolinea poi come ”l’Italia è già uno dei Paesi più cari d’Europa ed i turisti, più attenti al rapporto qualità-prezzo, preferiscono scegliere altre aree del Mediterraneo, come Spagna e Croazia, dove le tariffe per i servizi alberghieri e spese extra sono inferiori”. E la nuova tassa – conclude il segretario dell’Eciia – ”si aggiunge ai già esistenti costi extra che i tour operator devono sopportare, come i ticket di ingresso per citta’ come Firenze e Venezia ed i costi necessari per ottenere il permesso di guidare un pullman in alcune zone di Roma”.