Universo “oscuro”: prima mappa energia oscura da 1,2mln di galassie

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 26 Luglio 2016 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA
Universo "oscuro": prima misura energia oscura da 1,2mln di galassie

Universo “oscuro”: prima misura energia oscura da 1,2mln di galassie

ROMA – L’energia oscura occupa il 75% dell’universo ed è la responsabile della sua costante espansione. Un universo che potremmo definire dunque “oscuro”, ma fino ad oggi l’energia oscura non era mai stata misurata. Lo studio di 1,2 milioni di galassie, ricostruito da 13 articoli scientifici firmati da centinaia di fisici e astronomi, ha permesso di ottenere la prima mappa e misura dell’energia oscura. Questo il grande risultato raggiunto dal progetto internazionale Baryon Oscillation Spectroscopic Survey, Boss, condotto nell’ambito del programma Sloan Digital Sky Survey-III, Sdss-III.

I ricercatori che hanno preso parte al progetto hanno pubblicato gli articoli sulla rivista scientifica Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, permettendo così la creazione di una mappa della struttura dell’universo su un volume di 650 miliardi di anni luci cubi. Uno spazio di osservazione decisamente vasto che racchiude 1,2 milioni di galassie e che ha richiesto ben 5 anni di lavoro da parte dei ricercatori. Jeremy Tinker, astrofisico dell’Università di New York, ha spiegato:

“Questa mappa ci ha permesso di ottenere la migliore misura mai ottenuta del ruolo dell’energia oscura nell’espansione del cosmo”.

La mappa fornisce anche informazioni importanti sull’altra componente misteriosa dell’universo, la materia oscura, che lo occupa per il 25% e la cui composizione è ancora sconosciuta, come ha sottolineato l’astrofisico David Schlegel, del Lawrence Berkeley National Laboratory e responsabile del progetto Boss:

“Abbiamo ottenuto la più grande mappa dell’universo oscuro, che equivale al 95% dell’universo. Nella mappa possiamo vedere le galassie mentre vengono spinte verso altre galassie dalla forza della gravità esercitata dalla materia oscura”.

I dati raccolti in questi 5 anni dal progetto Boss rappresentano un importante e nuovo passo nello studio dell’universo e permetteranno di sottoporre ad un nuovo esame la teoria della relatività di Albert Einstein su una scala cosmologica.

(Credit Photo: Daniel Eisenstein and SDSS-III)