Quattro milioni di anni fa l’uomo pesava 25 kg ed era alto 130 cm

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2017 - 07:27 OLTRE 6 MESI FA
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Quattro milioni di anni fa l’uomo pesava 25 kg ed era alto 130 cm

ROMA – Uno studio su fossili che risalgono a quattro milioni di anni ipotizza che l’altezza e il peso dei nostri antenati non siano cresciuti di pari passo ma sono evoluti a ritmo differente.
Circa 1,5 milioni di anni fa, i primi esseri umani hanno attraversato una fase una cui erano alti e magri; soltanto successivamente hanno iniziato a somigliare all’odierno essere umano.

I ricercatori dell’University of Cambridge, hanno dichiarato che lo  studio potrebbe far luce su come gli esseri umani si sono evoluti nelle diverse e complesse funzioni cerebrali.
Manuel Will, del Dipartimento di Archeologia dell’University of Cambridge, ha dichiarato:”La dimensione del corpo è una delle determinanti più importanti della biologia di ogni organismo vivente sul pianeta”.

“La ricostruzione della storia evoluzionistica della dimensione del corpo ha il potenziale per offrire approfondimenti sullo sviluppo della locomozione, della complessità del cervello, delle strategie di alimentazione, persino della vita sociale”.

Lo studio ha esaminato 311 esemplari di ominidi provenienti dalle prime specie in posizione eretta di 4,4 milioni di anni fa.
Le condizioni dei reperti fossili hanno costretto gli scienziati a fare una stima delle dimensioni del corpo, attraverso resti molto frammentati, in alcuni casi da un solo osso del piede. E sono stati sorpresi di trovare una differenza tra peso e statura.

In quell’arco di tempo gli omini aumentarono di circa 10 cm, ma per altri milioni di anni non guadagnarono peso, con un aumento medio di 10-15 chili circa 500.000 anni fa.
Secondo Will “Un aumento solo in statura avrebbe creato un fisico più snello, con lunghe gambe, spalle e fianchi stretti”.

Può essere stato un adattamento a nuovi ambienti, alla caccia, visto le specie originarie Homo lasciarono le foreste e si trasferirono nella più arida savana.

“La successiva aggiunta di massa corporea coincide con migrazioni sempre più elevate in latitudini più elevate, dove un corpo più grosso era più adatto per la termoregolazione nei climi più freddi eurasiatici”.
Lo studio ha scoperto che la dimensione corporea è stata “altamente variabile” durante la storia degli ominidi, con una gamma di specie diversamente strutturate: da ampia, paranthropus robustus, a quella più magra o “gracile” dell’Australopithecus afarensis.

Gli ominidi di quattro milioni di anni fa pesavano una media di 25 kg ed erano alti dai 125 a 130 cm.
Alcuni fattori hanno contribuito a un significativo cambiamento: circa 2 milioni di anni fa, con l’apparizione dell’Homo, c’è stato un identico salto sia in altezza, circa 20 cm, che nel peso, tra i 15 e 20 kg.
La statura si è quindi separata dal peso con un aumento di altezza di soli 10 centimetri, circa 1,5 milioni di anni fa, poco dopo lo sviluppo di Homo erectus.