Videogiochi. Fifa sfida Pes, qual è il migliore?

Pubblicato il 20 Novembre 2014 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA
Videogiochi. Fifa sfida Pes, qual è il migliore?

Videogiochi. Fifa sfida Pes, qual è il migliore?

ROMA – Riparte la sfida tra i due videogiochi sul calcio più gettonati in Italia. Meglio Fifa o Pes? Ecco la recensione di corriere.it in un articolo a firma di Luca Forte.

“È sentita come un derby e vale come una finale di coppa. Stiamo parlando della sfida tra FIFA (leggi la nostra recensione) e PES (leggi la nostra recensione), i due videogiochi di calcio più amati dagli italiani ma anche i due prodotti che si contendono la quota di mercato più grossa e ambita del nostro Paese. Si parla di oltre un milione di copie, una cifra astronomica considerando il volume d’affari generato dal nostro mercato. Una lotta che negli ultimi anni ha visto la serie di Electronic Arts uscire vincitrice, tanto dall’essere diventata il prodotto d’intrattenimento più venduto di tutto il 2013. Nonostante il vantaggio, quest’anno la competizione è però più combattuta del solito, complice l’arrivo delle nuove console, Xbox One e PlayStation 4, che ha sparigliato un po’ le carte. Quale dei due giochi è il migliore? Non c’è una risposta univoca, andiamo a scoprire perché.

Complici anni di vendite stellari e un enorme team di professionisti alle spalle, FIFA 15 è un gioiello tecnologico. I calciatori in campo si scontrano, calciano, corrono e dribblano come nella realtà, applaudendo i compagni dopo una bella azione. Nel frattempo sugli spalti i tifosi sostengono la propria squadra con cori a squarciagola, imbastendo qualche coreografia e urlando ad ogni occasione da gol. Vista da spettatori la partita di FIFA 15 è ciò che più si avvicina alla realtà, grazie a una regia quasi perfetta e a tante chicche estetiche in grado d’accorciare ancora di più la distanza tra virtuale e reale. I loghi, i palloni e le maglie di tutti i principali campionati mondiali come la Serie A, la Premier League inglese o la Bundesliga tedesca, rendono l’immedesimazione totale.
Pro Evolution Soccer 2015 stupisce invece per il volti dei calciatori, incredibilmente realistici e somiglianti alla controparte reale. I vari Vidal, Pirlo, Messi e Ronaldo saranno immediatamente riconoscibili, anche nelle movenze. Il resto non è però all’altezza del rivale, con stadi poco animati, una luce che appiattisce tutte le superfici, un numero di animazioni minore rispetto a quello della concorrenza, cori da stadio piuttosto standardizzati e un motore fisico meno raffinato. Anche dal punto di vista delle licenze il gioco di Konami non è riuscito a colmare il gap, per via della mancanza della Bundesliga, dei nomi e delle licenze originali di molte squadre inglesi o della Serie B italiana. C’è da dire che la presenza della Champions League, dell’Europa League e della Copa Libertadores, ha comunque un suo peso.

Nonostante si abbia sempre la sensazione di avere il pieno controllo della propria squadra, Electronic Arts in FIFA 15 ha deciso inspiegabilmente di velocizzare ulteriormente il suo gioco, puntando tutto sull’attacco e la spettacolarità. Il risultato è che le partite raramente finiscono a reti inviolate, la costruzione a centrocampo è quasi nulla e i match si risolvono in un continuo alternarsi di ribaltamenti di fronte. Gli amanti del catenaccio e del gioco ragionato potrebbero non apprezzare questa impostazione, soprattutto considerando che il computer, ancora una volta, si comporterà in maniera piatta e meccanica, rendendo poco interessanti le tantissime modalità a disposizione.
Se giocato da soli, PES 2015 convince pienamente. Le squadre avversarie sono sempre una sfida avvincente, dato che si muovono in campo in maniera intelligente, cercando gli spazi giusti nei quali infilarsi. Merito del modulo “fluido” che consente di avere tre diverse disposizioni in campo a seconda che la squadra sia con la palla, senza o in attesa di un rinvio da fondo campo. Così modalità come la Champions League o la classica Master League, dove dovrete costruire da zero e gestire una squadra, garantiranno una sfida di lunga durata.

È online che pregi, difetti e limiti di un gioco emergono sotto la spinta di migliaia di persone che ne esplorano, scoprono e forzano ogni angolo, alla ricerca di un modo per vincere facile. Ed è qui che nonostante il ritmo indiavolato FIFA 15 prende un vantaggio su PES 2015. La solidità dei server di Electronic Arts garantisce quasi sempre un’esperienza ottimale, molto vicina a quella che avreste se l’avversario fosse nel vostro salotto. Senza considerare che modalità come le Stagioni Online, ovvero veri e propri campionati da giocarsi in Rete, o FIFA Ultimate Team, la geniale commistione tra un videogioco e le figurine Panini, vi terranno legati al gamepad per un anno o più.
Nonostante il netto miglioramento rispetto alla passata edizione, la modalità multigiocatore di PES 2015 non riesce a garantire la stessa qualità del rivale. La ricerca di avversari è lenta e i comandi risponderanno con leggero ritardo, vanificando il brillante bilanciamento del gameplay. Inoltre mancano alcune modalità, come quella che consente a squadre complete di 11 giocatori di sfidarsi in campionati strutturati, mentre quella chiamata myClub non riesce a replicare la formula che rende FUT tanto appagante.

Nonostante gli enormi passi in avanti compiuti da PES 2015, la sensazione è che quest’anno la sfida sia equilibrata più per un autogol da parte di FIFA 15 che per un’effettiva vicinanza tra i valori delle due produzioni. Il complesso delle modalità online e offline, il numero di licenze e la superiorità tecnologica del gioco di Electronic Arts, sono ancora inavvicinabili dal rivale targato Konami. PES 2015 riesce però ad essere superiore sotto il profilo del gameplay, del ritmo e dell’intelligenza artificiale. Per questo motivo, nel caso siate dei giocatori solitari, la vostra scelta dovrebbe ricadere sulla proposta giapponese. Al contrario se amate sfidare altri avversari e non potete fare a meno di Ultimate Team, non potrete che rinnegare le vostre pulsioni catenacciare e rivolgere l’attenzione verso FIFA 15 e la sua interpretazione iper-spettacolarizzata del calcio”.