Wi-fi pubblico: in Italia è un miraggio, soprattutto al Sud

Pubblicato il 13 Aprile 2011 - 21:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Regione che vai, wi fi che (se sei fortunato) trovi. Una ricerca condotta dalla società Enter e analizzata nel dettaglio dal Sole 24 Ore lo denuncia senza mezzi termini: quanto a rete wireless pubblica l’Italia è indietro. Ritornello già sentito che lo diventa ancora di più quando si scende nel dettaglio e si scopre che il ritardo è forte soprattutto al sud.  Indietro, però, sono anche bar ristoranti e scuole.

A vedere i dati nel dettaglio si scopre che i punti di accesso, i cosiddetti “hot spot” sono concentrati in determinate zone del territorio. Cinque regioni, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto ne sommano più o meno la metà, infatti, di quelli disseminati in tutta Italia.

“In generale – spiega il Sole 24 Ore – è tutto il Sud che è in ritardo, anche nel rapporto tra popolazione e numero di hot spot. Per questo aspetto eccelle il Trentino Alto Adige: un hot spot ogni 6.387 residenti. Segue la Lombardia (1/7.399 residenti). Vicini, per densità, il Lazio (1/8.480 abitanti) e l’Emilia-Romagna (1/8.486 abitanti), al terzo e quarto posto. Non sono distanziate nemmeno la Toscana (1/8.516 abitanti, al quinto posto) e la Valle D’Aosta (1/8.524 abitanti, sesto posto)”.

Quindi un “baratro”.  Con regioni come la Puglia al terzultimo posto con 1 hotspot ogni 24 mila abitanti. In fondo alla classifica ci sono Basilicata e il Molise: rispettivamente, uno ogni 49 mila e 46 mila abitanti. La peggiore regione del Nord Italia è invece il Piemonte con un hot spot ogni 18.682 abitanti. La migliore regione meridionale è la Sicilia con un rapporto di 1/17.883.

Duro il giudizio dell’ad di Enter Nicola Sciumè: “L’analisi della diffusione di wireless pubblico fotografa un Paese fortemente penalizzato dal gap infrastrutturale. Molte regioni a vocazione turistica non hanno ancora colto le potenzialità di una connessione diffusa, mentre le aree con più hot spot pubblici sono ancora lontane dai numeri fatti registrare all’estero”.

E la top ten del wireless pubblico ospita Paesi come la Turchia e la Corea del Sud. L’Italia, invece, arranca in tredicesima posizione.