La mamma di Aldrovandi: “Lo Stato ha colmato l’assenza di scuse”

Pubblicato il 10 Ottobre 2010 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA

Sul caso Aldrovandi ”delle vere scuse non ci sono mai state, il risarcimento che ci ha riconosciuto lo Stato viene a colmare questa mancanza”. Lo dice al Resto del Carlino di Ferrara, Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi – il ragazzo morto nella città emiliana il 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia – spiegando la decisione di accettare la proposta del ministero dell’ Interno, che ha riconosciuto alla famiglia un risarcimento di quasi due milioni di euro.

”E’ come se le istituzioni finalmente avessero preso posizione. E’ un passaggio bello e importante, è chiara la volontà di ricucire quelle lacerazioni che non eravamo stati noi a causare”.

Ora c’è l’ idea di costituire un’associazione. ”Vorrei che il nome di Federico fosse legato a qualcosa di buono – spiega Patrizia Moretti – La nostra idea è costituire un’associazione perché fatti come questi non si ripetano mai più. L’ idea ci è venuta il 25 settembre scorso, nel quinto anniversario della morte di mio figlio. Il nostro è uno scopo propositivo, lo Stato ci ha dato una grande risposta, vorrei che questa fosse una strada da seguire”.

Concetti che la donna ripete nel suo blog.”Mi sono chiesta tante volte se accettare significava ‘vendere’ mio figlio. Ma purtroppo Federico non me lo potrà restituire nessuno e io non ho nemmeno più la forza di odiare. Mi piace pensare che questo sia un gesto riparatore dello Stato e delle istituzioni nei confronti miei e della mia famiglia, doveroso e significativo”.

”L’ unica soddisfazione – conclude pensando sempre a Federico – è quella di avere restituito la verità sulla sua morte e sulla sua memoria”.