Anarchici Torino, la Cassazione dice no all’arresto: “Il loro è dissenso animato”

Pubblicato il 15 Novembre 2010 - 17:38 OLTRE 6 MESI FA

Confermato, dalla Cassazione, il ‘no’ agli arresti, domiciliari e in carcere, per sei militanti torinesi dell’area anarchica, vicina a Radio ‘Black-out’ e al sito internet ‘Macerie’. I sei sono accusati di vari atti dimostrativi e intimidatori compiuti nel capoluogo piemontese – tra il 2008 e il 2009 – nel Museo egizio, nel consolato greco, nel ristorante ‘Il Cambio’, nella sede della Cgil e contro il Cie di Corso Brunelleschi.

Secondo la Suprema Corte, in attesa del processo, è sufficiente la misura dell’obbligo di firma. Con questa decisione i supremi giudici hanno convalidato il punto di vista del Tribunale del riesame che, lo scorso 26 marzo, aveva revocato gli arresti escludendo il reato di associazione a delinquere e ritenendo che i vari episodi non fossero ricollegabili a un piano insurrezionalista ma piuttosto fossero espressione delle ”generiche linee di attacco di un dissenso sociale animato, proprie dell’associazione anarchica”.

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