Arriva il nuovo passaporto: con impronte e microchip

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

La novità principale sono le impronte digitali, ma non solo: il nuovo passaporto biometrico, pronto dal 20 maggio, sarà assolutamente ‘blindato’ da ogni rischio di falsificazione, grazie alla registrazione di impronte, foto e firma digitale in un microchip. E permetterà di viaggiare senza visto in molti paesi. Ad annunciare l’arrivo del nuovo passaporto è il ministro degli esteri Franco Frattini, che ha ricevuto oggi alla Farnesina il collega alla Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta.

Brunetta ha assicurato che il ministero degli Esteri è “all’avanguardia” per quanto riguarda l’innovazione tecnologica. Il passaporto biometrico, del resto, per Frattini, ne è un esempio, grazie al modello di sicurezza certificato in sede europea a cui si ispira e che lo rende immune da “qualsiasi possibile contraffazione”.

Il nuovo passaporto, che avrà 48 pagine per dare spazio ai visti, considerando che ormai ci si sposta sempre più spesso, non andrà chiaramente a sostituire quelli attuali, che rimarranno validi fino alla scadenza naturale.

Ma al ministro Brunetta, con il quale Frattini ha firmato un protocollo di intesa “per l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e la realizzazione di programmi di innovazione digitale”, il titolare della Farnesina ha indicato anche le “eccellenze” del Ministero, “all’avanguardia”, ha assicurato, nell’innovazione tecnologica e nel rapporto con gli utenti, “come dimostrano i dati: la posta elettronica certificata (Pec) è attiva nel 95% delle postazioni – ha detto – abbiamo realizzato un sistema per verificare il criterio di soddisfazione degli utenti che hanno risposto positivamente nell’81% dei casi e il nostro piano di distruzione della carta é arrivato ad eliminare il 50% della carta che circolava e in pochi mesi arriveremo al 100%. Anche la rassegna stampa è solo su rete”.

Tutto, ha assicurato Frattini, “ha permesso di risparmiare molti milioni di fogli di carta e centinaia di migliaia di euro”. All’avanguardia tecnologicamente, ma anche per i servizi offerti ai dipendenti: “basti pensare che l’asilo nido della Farnesina – ha detto il ministro – è quello che funziona da più tempo: è nato nel ’78”. Ed un riconoscimento per il lavoro svolto è arrivato anche da Brunetta.

“Sono venuto a vedere l’attuazione di programmi che ho avviato – ha detto – e mi sono accorto che qui erano già in corso da tempo, quindi posso dire che ho copiato da voi”. Trovare “luoghi di eccellenza come la Farnesina”, per Brunetta, è importante proprio come “spinta per tutte le altre amministrazioni”.