“Arte e scienza in Piazza” a Bologna: successo per la chiacchierata ‘spaziale’ con l’astronauta Paolo Nespoli

Pubblicato il 14 Febbraio 2011 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA

Paolo Nespoli

BOLOGNA – L’arte e la scienza si sono incontrate a Bologna, città dello studio per antonomasia, dal 3 al 13 febbraio per la manifestazione “Arte e scienza in Piazza”, organizzata dalla Fondazione ‘Marino Golinelli’ in colalborazione con in comune della città, dando vita ad un connubio tra le ultime scoperte scientifiche nel campo della fisica e spettacoli che hanno indagato trasversalmente questi mondi, concentrandosi anche sulla storia della comunicazione partendo dal libro per giungere alla banda ultralarga.

La manifestazione ha riservato ai ragazzi dai 2 ai 13 anni il ‘Children center’ dove attraverso il gioco si è stimolata la curiosità dei più giovani e la sete di sapere, e a loro è stata dedicata lo scorso sabato pomeriggio una chiacchierata ‘stellare’ con l’ingegnere italiano e astronauta Paolo Nespoli, ora sulla stazione spaziale orbitante per condurre delle ricerche sul cosmo e sulla risposta del corpo umano nello spazio.

Mentre la stazione spaziale orbitante, che in 90 minuti circumnaviga la Terra, si trovava sull’Argentina, è stato aperto un ponte radio che ha permesso ai ragazzi dai 5 ai 13 anni di parlare con l’astronauta in una sala del palazzo Re Enzo e di porre lui alcune domande. La curiosità dei giovani ha spaziato da domande sulla quotidianità della vita nello spazio come “per cucinare e fare la spesa come fate? E per muovervi?” a come si curi un raffreddore sulla Iss, fino a “hai mai incontrato gli alieni?”.

Un divertito Nespoli ha risposto ai bambini, nei 10 minuti di collegamento disponibili, che nello spazio è difficile ammalarsi e che non si cucina, ma si scaldano pietanze precotte. Che con l’assenza di gravità è come nuotare, ci si serve delle mani e che non ha mai incontrato un alieno “ma spero che l’occasione capiti presto”.

Alla domanda “posso venire con te nello spazio?”, la risposta di Nespoli “beh, adesso la vedo un pò difficile, ma tra qualche anno, quando sarai più grande, sono certo che viaggiare nello spazio sarà molto più semplice di ora”, ha regalato il sorriso ad un bimbo, che dopo il collegamento ha potuto indossare una vera tuta spaziale, visitare un modello interattivo della stazione in cui l’astronauta condurrà i suoi studi fino a maggio e provare altri giochi interattivi per conoscere il cosmo.

“Accendere la curiosità, la voglia di conoscere e di conseguenza la capacità di sviluppare un pensiero critico”, questi gli obiettibi che Marino Golinelli, presidente dell’omonima fondazione, voleva raggiungere con quest’ultima edizione di “Arte e scienza in Piazza”, per guidare i bambini nel gioco più importante per la loro crescita, l’apprendimento e la conoscenza.