Assunzioni a chiamata all’Atac, parla l’ex caposcorta: “Ai mie figli solo 1100 euro”

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

Dice di non aver mai chiesto raccomandazioni per i suoi figli, Giancarlo Marinelli, ex caposcorta di Gianni Alemanno, finito nello scandalo delle assunzioni a chiamata diretta all’Atac, l’azienda per i trasporti romana.

In un’intervista a La Repubblica. ”Come ogni genitore posso aver suggerito di fare dei concorsi o di rispondere a delle domande quando sapevo che un’azienda stava cercando dei giovani. Ma nulla di più”. Marinelli non nasconde le sue preferenze politiche, ”sono da sempre di destra ma ho fatto la scorta anche al ministro dell’Interno, Virginio Rognoni, della Dc e all’ex sindaco Walter Veltroni, del Pd” e poi precisa che i suoi figli, Giorgio assunto all’Atac e Ilaria, con un contratto a tempo indeterminato all’Ama, ”non sono mica entrati da dirigenti ma come semplici impiegati, a 1.100 euro al mese”.

L’ex capo scorta, poi, sottolinea che entrambi i figli hanno fatto domanda alle municipalizzate e sono stati presi. In particolare, l’assunzione della figlia, e’ arrivata dopo una serie di rinnovi di contratti a tempo determinato, ”ma Alemanno neanche la conosceva”, precisa. Le sue dimissioni sono state un gesto per non creare ulteriore imbarazzo al sindaco. ”E’ chiaro che questa e’ un’operazione nata per colpire lui – dice Marinelli – e mi dispiace il fatto che potrei avergli creato un danno” ma assicura di non avere nulla da temere. ”Se poi la giustizia dovesse riscontrare delle irregolarità è giusto che faccia il suo corso”.