Asteroide 2012 CT4 si avvicina: domani sfiorerà la Terra

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Ottobre 2017 - 17:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Occhi alzati al cielo domani, giovedì 12 ottobre. Alle 7.42 ora italiana, l‘asteroide 2012 CT4 saluterà la Terra. L’asteroide sta infatti viaggiando rapidamente in direzione del nostro pianeta e domani raggiungerà la minima distanza, quando passerà a circa 50 mila chilometri in corrispondenza dell’Antartide. Cioè a poco più di un decimo della distanza tra la Terra e la Luna.

2012 CT4, che misura circa 20 metri di diametro, appartiene alla categoria dei cosiddetti asteroidi vicini alla Terra (Neo, Near Earth Objects), la cui orbita può intersecare quella del nostro pianeta. Il suo passaggio infatti avverrà ben all’interno dell’orbita lunare. Ma niente paura, dicono gli scienziati, nessun pericolo di impatto considerata la distanza. Resta comunque uno spettacolare evento da osservare. Anche se, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, “a ridosso della distanza minima, proprio nel clou del suo passaggio, non riusciremo a seguire l’asteroide dall’Italia perché saremo in pieno giorno, e perché l’asteroide si sposterà velocemente verso sud”.

Quindi il momento migliore e anche l’unico per osservarlo dall’Italia è la sera dell’11 ottobre, complice un cielo libero dalle nuvole. Ma, spiega ancora Masi, “non sarà possibile osservare l’asteroide ad occhio nudo, occorrerà utilizzare dei telescopi dal diametro di almeno 200 millimetri”. E chi non avrà la possibilità di seguire l’evento dal vivo potrà farlo su Ansa Scienza, che trasmetterà le immagini del passaggio in diretta con il Virtual Telescope, a partire dalle 21,00.

2012CT4 venne avvistato per la prima volta dall’osservatorio Pan-STARRS delle Hawaii nell’ottobre del 2012. Poi, per colpa della sua orbita, gli astronomi lo persero di vista non riuscendo così a prevedere quanto si sarebbe nuovamente avvicinato. Di recente è stato di nuovo individuato dal Very Large Telescope (Vlt) in Cile ed è stato possibile ricalcolare sia la sua orbita, sia la distanza minima di avvicinamento alla Terra.