L’avvocato di un arrestato può accedere agli atti del provvedimento: altrimenti la misura sarà invalidata

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

Quando una persona riceverà un avviso di arresto o di fermo, il suo legale potrà accedere agli atti su cui si fonda la misura restrittiva. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza numero 36212: in questo modo verrà “ampliato il diritto alla difesa”.

Inoltre, se la richiesta dell’avvocato dovesse essere respinta, si avrebbe come effetto “una nullità di ordine generale dell’interrogatorio e del provvedimento di convalida”. Insomma, la “trasparenza degli atti” dovrebbe essere garantita.

Compito dell’avvocato sarà però quello di far rilevare tale “respinta” durante l’udienza di convalida: se non lo fa, il provvedimento sarà dunque convalidato.

Secondo le Sezioni unite della Cassazione, “il diritto del difensore di prendere visione degli atti posti alla base di un procedimento che si celebra in contraddittorio è del tutto in linea con quanto richiesto dalla Costituzione”.