Babilonesi calcolavano posizione Giove e su tavolette…FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2016 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Calcolare la posizione di Giove usando la geometria e il calcolo differenziale. Non si parla di moderni scienziati, ma degli astronomi babilonesi vissuti tra il 350 e il 50 avanti Cristo. Una nuova ricerca, che si è guadagnata la copertina di Science, rivela che la storia dell’astronomia è da riscrivere: i babilonesi usavano calcoli che si riteneva fossero stati teorizzati e comparsi nella storia della scienza solo 1400 anni più tardi. La scoperta si deve a quattro tavolette di argilla conservate al British Museum di Londra e che solo ora sono state decifrate.

Le tavolette sono state prima riprodotte con una stampante 3D e poi studiate a fondo dall’astronomo Mathieu Ossendrijver, ricercatore all’università Humboldt di Berlino. Il lavoro di Ossendrijver inizia nel 2002, ma solo dopo 12 anni di studi è riuscito finalmente a decifrare quei trapezi che per molto tempo sembravano non avere senso. I trapezi non erano parole, ma numeri e i simboli di complicati calcoli che descrivevano il movimento di Giove nella volta celeste.

Ossendrijver è giunto così alla conclusione che le tavolette sono il più antico esempio finora noto dell’uso della geometria per calcolare la posizione di un pianeta. Gli antichi astronomi che le hanno scritte hanno usato un trapezio trapezio per calcolare la posizione di Giove, il pianeta che i babilonesi accostavano al loro dio principale, Marduk. La posizione del pianeta gigante è stata calcolata in due intervalli di tempo: 60 e 120 giorni dopo dalla sua comparsa sull’orizzonte. Finora si pensava che i Babilonesi calcolassero il movimento di Sole, Luna e pianeti solo con l’aritmetica. Ma le tavolette, osserva Ossendrijver, dimostrano invece che

”i Babilonesi utilizzavano la geometria in senso astratto per definire il tempo e la velocità, a differenza degli antichi Greci che usavano le figure geometriche per descrivere la posizione nello spazio fisico. Le tavolette prosegue riscrivono i libri di storia dell’astronomia e rivelano che gli studiosi europei del ‘400 di Oxford e Parigi sono stati preceduti dai Babilonesi nell’uso della geometria per calcolare la posizione dei pianeti”.

Gli storici della scienza Alexander Jones, dell’università di New York, e John Steele, della Brown University, rilevano nello stesso numero di Science che la scoperta

”testimonia quanto fossero brillanti gli studiosi della Mesopotamia ed è un contributo estremamente importante per la storia della scienza”.

(Credit: M. Ossendrijver/Science)