Baby bulli tra i banchi: alla scuola materna spuntano le “api regine”

Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 18:20 OLTRE 6 MESI FA

Ogni giorno nel 49,9% delle classi italiane si compiono atti di bullismo. Si tratta di un fenomeno in crescita nel sesso femminile, visto che un bullo su 6 èdonna e si sta diffondendo, in modo preoccupante, anche nella scuola materna.

A delineare i contorni di questo mondo è Luca Bernardo, presidente della Commissione disagio adolescenziale del Miur e coordinatore dell’unico ambulatorio italiano sul disagio adolescenziale, al congresso della Società italiana di pediatria.

”Il bullismo inizia generalmente dagli 8 anni – spiega Bernardo – perché è il momento in cui inizia a strutturarsi il concetto di classe, e quindi anche del suo leader. In Italia abbiamo episodi del genere anche nelle scuole materne, dove bimbi di 4 anni vengono aggrediti da gruppi coetanei, prima verbalmente, e poi con aggressioni fisiche. A scatenare i bulli nell’infanzia è la diversità, razziale o della disabilità. Nelle scuole medie e al liceo si aggiunge anche l’omofobia”.

L’altro fenomeno in crescita è quello del bullismo femminile. ”La bulla femmina è intelligente e brillante, si circonda di altre ragazzine brillanti e intelligenti, come un’ape regina, e crea una cintura di insicurezza attorno alla vittima con chiacchiere e calunnie su mail, sms, social network”. Il bullo che non viene fermato e seguito pratica mobbing sul posto di lavoro o spesso entra nei circuiti della criminalità. Ma bulli non sono solo gli studenti, ma anche gli insegnanti, che a volte ”prendono di mira psicologicamente e verbalmente un alunno deridendolo”.