Irruzione di studenti di destra a “Chi l’ha visto”: in 12 a rischio processo

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Rischiano di finire sotto processo le 12 persone che la notte del 4 novembre del 2008 fecero irruzione negli studi Rai di via Teulada e tentarono un blitz contro il programma ‘Chi l’ha visto?’ ”colpevole” di avere messo in onda immagini inedite sugli scontri avvenuti a piazza Navona pochi giorni prima tra studenti di destra e di sinistra.

Tra gli indagati ci sono il presidente del centro sociale di destra Casapound Italia , Gianluca Iannone, il coordinatore regionale Andrea Antonini e il responsabile nazionale di Blocco Studentesco, Francesco Polacchi. Ai dodici, che sono stati identificati dagli uomini della Digos, i magistrati della Procura di Roma contestano il concorso in violenza e minaccia aggravate a incaricati di pubblico servizio, ovvero ai registi e redattori della trasmissione di Rai Tre. Secondo quanto ricostruito dal procuratore aggiunto, Pietro Saviotti, obiettivo dell’irruzione era quello di garantire ad alcuni militanti di Casapound e ad altri “l’impunità per la partecipazione alle aggressioni e alla rissa verificatesi in piazza Navona il 29 ottobre” quando gli studenti di sinistra organizzarono un presidio presso il Senato per protestare contro la riforma Gelmini.

I 12 identificati “fecero ingresso in gruppo compatto e con atteggiamento intimidatorio nella sede di via Teulada e si spinsero fino all’interno degli studi di regia, manifestando di ‘avercela con il programma Chi l’ha visto?’ e imbrattando i muri”. Il gup Massimo Battistini, che avrebbe dovuto pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio, si è dichiarato incompetente limitandosi ad accogliere la costituzione di parte civile presentata dall’avvocato Marcello Melandri per conto della Rai. Gli atti sono, quindi, tornati alla Procura che dopo l’avviso di conclusione inchiesta dovrà procedere alla citazione diretta a giudizio.