10 motivi per cui il ministro della Cultura Bondi snobba le Valchirie alla prima della Scala

di Dini Casali
Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 18:23 OLTRE 6 MESI FA

"Vado o non vado?"

La prima alla Scala è la serata top nel mondo dell’Opera. Quest’anno è stato chiamato Daniel Barenboim a dirigere il Ring wagneriano: una notte delle Valchirie che sarà vista in 366 sale, teatri e cinema digitali dagli Usa all’Australia, passando per l’Estremo Oriente. La new entry Rai5 la trasmette in diretta. Una vetrina per la cultura italiana che non ha paragoni. Il Capo dello Stato Napolitano sarà il primo ad applaudire l’allestimento. Il ministro dei Beni Culturali Bondi non s’è visto. Proviamo a elencare i motivi della sua assenza.

1) Il meraviglioso ciclo wagneriano dura cinque ore, con i dialoghi cantati in tedesco. Cinque ore in poltrona, senza capire un’acca. Plausibile

2) Nonostante la presenza del direttore israeliano Barenboim, (però c’è Donna Assunta Almirante) Wagner resta quell’antisemita che fu. Non plausibile.

3) Non voleva esporsi a fischi e lanci di uova degli studenti. Il deja-vu protestatario in effetti s’è puntualmente verificato. Plausibile.

4) Il massiccio uso di soluzioni digitali stravolge l’autenticità del dramma musicale e tradisce le intenzioni del compositore. Non plausibile.

5) “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente”? Plausibile.

6) Il costo. 2400 euro per la platea e i palchi migliori. Non plausibile.

7) Quest’anno la Prima sarà all’insegna della sobrietà, pochi sfarzi, pochi vip, poca gnocca. Plausibile.

8) “Le Valchirie cavalcano la protesta contro i tagli” (titolo di Repubblica). Non plausibile

9) Tra orchestrali, cantanti, maestranze e maschere non c’è nemmeno uno zio, un ex, un famiglio di Luisa Repetti. Plausibile.

10) Il sovrintendente Lissner a domanda risponde: “Avrà altri impegni”. In teoria c’è il voto alla Finanziaria. Plausibile?