Calico: la bio-azienda partorita da Google per sconfiggere la morte
Pubblicato il 23 Settembre 2013 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
MOUNTAIN VIEW, PALO ALTO (CALIFORNIA) – Google riunisce i “migliori scienziati del mondo” per sconfiggere la morte. Il colosso di Palo Alto ha creato la Calico (California Life Company), società che si occuperà di biotecnologia. Dietro alla Calico, oltre al Ceo di Google Larry Page, c’è Arthur Levinson, presidente ed ex Ceo di Genentech nonché consigliere nel cda di Apple.
La Calico si è già guadagnata la copertina del settimanale americano Time. La domanda che Time fa è “Can Google solve Death?”, “Potrà Google sconfiggere la morte?”.
L’obiettivo dichiarato della Calico è studiare i meccanismi dell’invecchiamento con una squadra che riunisca i migliori esperti nel campo della biologia molecolare, della fisiologia umana e della gerontologia. Grazie al lavoro degli esperti, finanziato da un budget che poche aziende al mondo possono permettersi, si cercherà di brevettare un “elisir di lunga vita” nel giro di una ventina d’anni.
Scrive Gianluca Grossi sul Giornale:
“Come? È ancora da vedere, ma si sa da dove partire, ad esempio dalle tartarughe, dalla specie Emydoidea blandingii, le cui femmine a 80 anni suonati depongono ancora le uova, senza mostrare alcun cedimento «strutturale». Non sono gli unici animali dotati di simili prerogative. Anche fra pesci e anfibi ci sono specie che sembrano non conoscere l’invecchiamento. E lo stesso accade con le meduse, tipo la Tuttitopsis dohrnii che, dopo la fase riproduttiva, anziché morire, scivola in fondo al mare ritornando allo stadio iniziale di polipo (un po’ come se una farfalla, prima di spiccare l’ultimo volo, si ritrasformasse in bruco). I topi non sono così longevi, ma è grazie ai test su questi roditori che è stato possibile valutare l’opportunità di modificare un solo gene per allungare la loro vita del 65 per cento. Lo conferma Cynthia Kenyon, luminare della University of California di San Francisco; i Caenorhabditis elegans vivono in media due o tre settimane, ma alterando la loro genetica è possibile farli andare avanti per sei settimane. Non a caso la Kenyon è anche a capo della Elixir Pharmaceuticals, azienda che mira a «estendere durata e qualità della vita umana».
Per l’uomo è tutto più complicato: siamo una specie complessa, è inverosimile pensare che possa esistere una banale interruttore molecolare che – «pigiando » off – annulli gli effetti della senescenza. C’è chi è convinto che non si arriverà da nessuna parte, come Leonard Hayflick, gigante della gerontologia mondiale, secondo cui «nessun intervento rallenterà, arresterà, o invertirà il processo di invecchiamento negli esseri umani». Hayflick sostiene che gli studi della scienziata non spiegano la possibilità di annullare la vecchiaia, ma solo il rafforzamento fisico di determinate specie, prerogativa essenziale per difendersi dalle malattie e campare più a lungo”.
Nessuno può dire se la Calico riuscirà anche ad avvicinarsi al suo obiettivo. Quello che è certo è che la società di biotecnologia partorita da Google si è prefissata un “target” senza precedenti. I più scettici potrebbero stroncare queste ambizioni affermando tranquillamente che si tratta della prima azienda che vuole sostituirsi a Dio (o all’evoluzione della specie umana).