Canada, ritrovata nell’Artico la nave di Sir John Franklin affondata nel 1845

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2014 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Canada, ritrovata nell'Artico la nave di Sir John Franklin affondata nel 1845

Canada, ritrovata nell’Artico la nave di Sir John Franklin affondata nel 1845

NEW YORK – Una delle due navi della spedizione perduta di sir John Franklin affondata nel 1845 durante la ricerca del Passaggio a Nord-Ovest è stata ritrovata nell’Artico. Stephen Harper, il premier del Canada, ha definito il ritrovamento un “evento storico“.

Il Secolo XIX scrive:

“«Uno dei più grandi misteri del Canada è stato risolto», ha detto Harper. La scomparsa delle due navi, la Erebus e la Terror, innescò una delle più vaste ricerche della storia, tra il 1848 e il 1859.

Gli sforzi vennero poi rinnovati nel 2008 dal governo canadese, con una nuova iniziativa chiamata Victoria Strait Expedition, lanciata nell’ambito di una politica diretta a rivendicare la sovranità del Canada sul Passaggio a Nord-Ovest, divenuto ora accessibile alla navigazione in seguito allo scioglimento dei ghiacci artici. Non è ancora chiaro se il relitto individuato sia quello della Erebus o della Terror, ha detto Harper, aggiungendo che però «sembra molto ben conservato», ha subito solo «danni minori».”

La localizzazione della nave è avvenuta il 7 settembre con attrezzatura subacquea pilotata a distanza, ha spiegato il premier canadese:

“Si tratta di una tecnologia «all’avanguardia», ha detto il premier, secondo il quale «con la vecchia tecnologia saremmo potuti arrivare anche molto vicini allo scafo e non vederlo affatto». La missione di sir Franklin, ufficiale della marina britannica ed esperto esploratore, venne bloccata dal ghiaccio nello Stretto di Vittoria. Secondo alcuni esperti, l’equipaggio decise quindi di abbandonare le navi e di incamminarsi alla ricerca della salvezza”.

Dei 130 membri dell’equipaggio si ipotizzò che fossero divenuti cannibali per sopravvivere al freddo polare, ma secondo le tombe ritrovate sull’isola di Beechey negli anni ’80 e le analisi

“sui corpi che contenevano hanno portato a ipotizzare che gran parte dell’equipaggio sia deceduto per polmonite, tubercolosi o avvelenamento da piombo”.

Il ritrovamento di una delle due navi rappresenta una grande scoperta archeologica, spiega alla Bbc William Battersby, archelogo inglese:

“È la più grande scoperta archeologica al mondo sin dall’apertura della tomba di Tutankhamon, quasi un secolo fa. Dalle immagini del relitto è chiaro che sarà recuperata un’enorme quantità di prove della spedizione, forse anche dei resti degli uomini, e forse anche delle fotografie”.