Carabiniere uccide a martellate la compagna nel Bolognese

Pubblicato il 2 Aprile 2011 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Ha assassinato a martellate la compagna, con la quale aveva avuto una figlia che ora ha due anni e mezzo, poi ha portato la bimba – che stava dormendo e non si è accorta di nulla – dai propri familiari a Riolo Terme (Ravenna) ed è andato a costituirsi al commissariato di polizia di Faenza, confessando l’omicidio.

”Ho ucciso mia moglie nella nostra casa”, ha detto agli agenti, che lo hanno arrestato per omicidio volontario. Teatro della tragedia familiare, scatenata probabilmente dalla crisi della coppia, un appartamento a Baricella, nella Bassa bolognese.

Claudio Bertazzoli, 44 anni, appuntato dei carabinieri da 25 anni nell’Arma, ha colpito ripetutamente alla testa e al volto la convivente, Camilla Auciello, della provincia di Bari, di dieci anni più giovane. Il corpo della donna, trovato poi accanto al letto in una pozza di sangue, presentava anche diverse ferite da arma da taglio al torace e all’addome. Quando verso le 11 di stamane i Cc hanno sfondato la porta della villetta in via Savena Vecchia hanno trovato la donna senza vita.

Accanto al corpo, oltre al martello, c’era un paio di forbici. L’omicidio sarebbe avvenuto attorno alle 6. Ad un primo sopralluogo non sono state trovate lettere o messaggi, ma sembra che la relazione tra Claudio e Camilla, cominciata quattro anni fa, fosse al tramonto e che entrambi si fossero rivolti ad un legale per l’affido della figlioletta, Alessia.

Secondo i vicini la vittima, che lavorava per una ditta di catering, ultimamente appariva depressa e in difficoltà nella gestione della bimba. Lui non aveva incarichi operativi, ma era addetto al servizio di vettovagliamento della caserma ‘Varanini’ a Bologna. A Baricella – con i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la pm Gabriella Tavano – sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Molinella, del Nucleo Radiomobile e i vertici locali dell’Arma, con il comandante provinciale, colonnello Alfonso Manzo. ”Una vicenda assai triste, e il fatto che l’uomo sia un carabiniere la fa sicuramente diventare ancora più particolare”, ha commentato l’ufficiale.

”Ma alla base – ha aggiunto – rimane una tragedia familiare. Un dramma per la morte di una giovane donna; una bambina di due anni e mezzo che vivrà senza mamma e senza padre. Un uomo che non potra’ piu’ dare un senso alla sua vita”. Manzo ha aggiunto che ”l’Arma si sta prodigando per fornire la massima assistenza ai familiari della vittima, cosi’ come ai congiunti del militare, che stanno amorevolmente occupandosi della piccola Alessia”.