Scomparso il patron di “Carla G”: trovato nel lago di Pavana il corpo di Carlo Generali

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 18:44 OLTRE 6 MESI FA

Il cadavere di Carlo Generali, l’imprenditore bolognese di 71 anni, scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì, è stato ritrovato nel bacino Enel di Pavana, sull’Appennino pistoiese, dove da ieri i vigili del fuoco lo cercavano dopo che sul ciglio della statale Porrettana (che lambisce il bacino) erano stati trovati segni di un incidente stradale. Era sul fondale del lago, fuori dall’abitacolo della sua auto, ritrovata lì vicina.

Probabilmente l’imprenditore è stato vittima di un incidente mentre quella notte, sulla sua Porsche Cayenne bianca, tornava a a casa a Tiola di Castello di Serravalle, nel Bolognese, dopo una cena di lavoro a Prato. Il punto dell’incidente è compatibile con il tragitto di rientro, e l’auto è stata recuperata in un luogo coerente con la dinamica di una fuoriuscita dalla sede stradale. Bisognerà comunque attendere il risultato della autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria di Pistoia, per capire se Generali sia effettivamente morto nell’incidente, o annegato dopo essere precipitato nell’invaso, oppure se sul suo corpo ci siano segni di violenza.

Il cadavere è stato individuato nel lago dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Era a due metri dal punto dove in mattinata era stata trovata la Cayenne. Le operazioni di recupero dell’auto erano state lunghe, e quando la macchina era stata riportata in superfice all’interno non c’era il corpo. Per questo si era deciso di continuare le ricerche per sondare il fondo melmoso, e prima che il cadavere venisse individuato era anche stata presa in considerazione l’ipotesi di svuotare il bacino.

L’auto in mattinata e’ stata imbragata con i palloni gonfiabili, dopo che era stata individuata a circa 12 metri di profondita’, infine e’ stata sollevata con una autogru posizionata sulla sponda opposta del dirupo dove era precipitata. Il Suv era capovolto, aveva un cristallo infranto e altri aperti.

Era stata subito riconosciuta con certezza, per via dalla targa. A far scattare le ricerche ieri erano stati alcuni pezzi della vettura, trovati lungo i circa 20 metri di scarpata che separano l’invaso dalla Porrettana. Inoltre sul guardrail c’erano tracce di vernice bianca. L’indagine sulla scomparsa dell’imprenditore, titolare del marchio dei negozi di abbigliamento ‘Carla G’ e proprietario di un’azienda tessile a Vergato, era stata messa in moto dalla denuncia dei familiari.

Era stata , in linea di massima, esclusa l’ipotesi del sequestro di persona, privilegiando altre ipotesi come l’incidente, il malore o l’aggressione. La Procura aveva aperto un fascicolo senza ipotesi di reato, ma di ‘atti relativi’ alla scomparsa. L’ultimo aggancio del cellulare di Generali era stato nelle prime ore di giovedi’ proprio sul versante appenninico bolognese della Porrettana.