Cern. Creati e imprigionati atomi di antimateria: sveleranno i segreti del Big Bang?

Pubblicato il 17 Novembre 2010 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA

Atomi di antimateria sono stati prodotti in laboratorio e ‘imprigionati’ in un esperimento condotto nel Cern di Ginevra. Il risultato, pubblicato nell’edizione online di Nature e ottenuto dall’esperimento Alpha, ha permesso per la prima volta di produrre in modo controllato atomi che hanno caratteristiche opposte a quelle della materia ordinaria, come se la riflettessero in uno specchio.

Come nel romanzo ”Angeli e demoni”, nel Cern di Ginevra è stata prodotta e imprigionata l’antimateria, ossia la materia ”specchio” nella quale le particelle hanno la stessa massa ma opposta carica elettrica rispetto alla materia ordinaria.

”E’ però impensabile portare l’antimateria a spasso in una bottiglia, come accade nel romanzo”, osserva il fisico Andrea Vacchi, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). E’ infatti sufficiente che un atomo di anti-idrogeno venga a contatto con la materia ordinaria, ad esempio con un gas o con le stesse pareti del contenitore, perché avvenga una gigantesca esplosione.

Entrando a contatto, infatti, materia e antimateria si annullano (o annichilano) a vicenda. La cosa importante del risultato annunciato oggi dal Cern, ottenuto dal gruppo di Jeffrey Hangst, è che adesso è possibile produrre l’antimateria e ”parcheggiarla” con una grandissima precisione. Questo significa che d’ora in poi i 38 atomi di anti-idrogeno diventano uno straordinario laboratorio per mettere finalmente a confronto l’antimateria con la materia ordinaria.

La speranza è riuscire a risolvere uno dei più grandi rompicapo della fisica contemporanea, ossia perché al momento del Big Bang la natura ha ”preferito” la materia ordinaria all’antimateria. Entrambe sono state infatti prodotte nella stessa quantità (in modo simmetrico) e di conseguenza avrebbero dovuto cancellarsi a vicenda; tuttavia questo non è successo perché una certa quantità di materia (calcolata in una particella ogni 10 miliardi di particelle di antimateria) è riuscita a sfuggire e grazie a questa rottura della simmetria si è formato il mondo in cui viviamo. Che cosa sia successo effettivamente è ancora un mistero, ma adesso i fisici del Cern hanno strumenti senza precedenti per fare un po’ di luce.