Cervello, “piano B” nasce nella corteccia prefrontale: ecco dove cambi strategia

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 24 Aprile 2015 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA
Cervello, "piano B" nasce nella corteccia prefrontale: ecco dove cambi strategia

Cervello, “piano B” nasce nella corteccia prefrontale: ecco dove cambi strategia

MILANO – Sei impegnato a riflettere su come risolvere una situazione e ancora non sai se raggiungerai il risultato, ma in una zona ben precisa il tuo cervello sta già elaborando un piano B. Le strategie alternative nascono nella corteccia prefrontale mediale del cervello già alcuni minuti prima di attuarle. Insomma l’uomo è programmato per pensare al piano B a cui ricorrere se il suo piano A dovesse fallire. La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Università di Princeton, l’Università Humboldt e il Centro Bernstein di neuroscienza computazionale a Berlino.

Il risultato dello studio, che ha coinvolto 36 volontari, è stato pubblicato sulla rivista Neuron. I ricercatori hanno chiesto ai volontari di partecipare ad un gioco mentre l’attività del loro cervello veniva monitorata con la risonanza magnetica funzionale. Passati 10 minuti dall’inizio del gioco, i ricercatori introducevano una piccola modifica che, se notata dal partecipante, poteva permettergli di elaborare un piano B e di risolvere il compito in modo più semplice. A distanza di un’ora, solo il 31% dei volontari era ricorso al piano B: nel loro cervello è stata osservata una particolare attivazione della regione chiamata corteccia prefrontale mediale, che si attivava già alcuni minuti prima del reale cambio di strategia.

Carlo Reverberi, coordinatore dello studio all’Università di Milano, ha spiegato che il cervello è abituato a filtrare quotidianamente una grandissima quantità di informazioni, ma spesso alcune informazioni importanti rischiano di andare perse nel filtraggio:

“Per portare a termine un lavoro spesso focalizziamo al massimo la nostra attenzione su quanto stiamo facendo. In questo modo il nostro cervello tenta di filtrare la grande quantità di informazioni da cui siamo sempre circondati, dedicandosi all’elaborazione di ciò che riteniamo importante. Ma filtrare troppo talvolta può anche produrre la perdita di informazioni preziose. Questi risultati sono importanti per comprendere meglio il ruolo della corteccia prefrontale mediale nella cascata di eventi che portano a un cambio di strategia e, più in generale, a comprendere meglio il ruolo della corteccia prefrontale nel pensiero umano. I nostri risultati suggeriscono che questa regione ‘simuli’ in background la strategia alternativa per valutarne l’appropriatezza, mentre il comportamento visibile è ancora determinato dalla strategia corrente”.