Clementina Forleo contro il prefetto di Cremona per l’assegnazione della scorta

Pubblicato il 11 Giugno 2010 - 00:47 OLTRE 6 MESI FA

Clementina Forleo

Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona, Clementina Forleo, che diventerà mamma in autunno, chiede la sospensione e il successivo annullamento, in sede di giudizio di merito, della proposta con la quale il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond ha dichiarato l’insussistenza dei presupposti per la riassegnazione al magistrato della scorta che le fu tolta un anno fa. I giudici della I sezione ter del Tribunale amministrativo, presieduti da Linda Sandulli, hanno preso atto e accolto la richiesta e nei prossimi giorni si conoscerà la data della nuova udienza di discussione.

All’inizio dell’anno, era stato il prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond a proporre l’eliminazione della scorta alla Forleo, all’esito di una riunione del coordinamento delle forze di polizia, estesa anche a un rappresentante della Procura generale presso la corte d’appello di Brescia. “Mancano i presupposti per la riassegnazione della scorta”, aveva dichiarato il rappresentante del governo.

La polemica è nata dopo l’incidente del 3 dicembre scorso, nel quale il gip Forleo rimase coinvolta. Dopo una giornata di lavoro in tribunale e dopo aver tenuto, nel tardo pomeriggio, una udienza di convalida di un arrestato, nel carcere di Cremona, il gip Forleo era ripartita in auto per Milano, dove risiede. Sull’Autostrada del Sole, tra i caselli di Casalpusterlengo e Lodi, un’auto le tagliò la strada e la costrinse a una manovra brusca. In seguito allo scoppio di uno pneumatico, la vettura si schiantò contro il guard-rail e il magistrato, salvata dall’airbag, riportò fratture allo zigomo e al setto nasale. “Sono viva per miracolo, adesso spero che qualcuno si muova e mi riassegni quella scorta che mi è stata tolta”, disse il gip Forleo, che su quell’incidente adombrò dei sospetti. La dinamica è al vaglio del procuratore di Lodi.