Come si corteggiavano e come facevano sesso i dinosauri? La scoperta da due fossili

E' possibile che i tirannosauri – incluso, presumibilmente, il T-Rex - avessero il pene. Tuttavia, c'è un'altra fonte meno ambigua sulla vita sessuale dei dinosauri: un fossile che ha catturato l'attenzione del mondo per il suo di dietro ed è lo Psittacosaurus vissuto nel cretaceo.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 3 Luglio 2022 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA
Come si corteggiavano e come facevano sesso i dinosauri? La scoperta da due fossili

Come si corteggiavano e come facevano sesso i dinosauri? La scoperta da due fossili FOTO ANSA

Come corteggiavano e come facevano sesso i dinosauri? In un articolo di bbc.com, Jakob Vinther, docente di macroevoluzione alla University of Bristol, ha parlato di una scoperta in un famoso sito fossile in Cina, la Formazione Yixian nella provincia di Liaoning, dove una coppia di tirannosauri, completi di piume, sono stati trovati in un antico lago uno accanto all’altro. Stavano facendo sesso? Con le moderne tecniche scientifiche, gli scienziati stanno scoprendo a ritmo record, dei dettagli incredibili della vita dei dinosauri molti dei quali sarebbero stati impensabili decenni fa.

Ma la ricerca su come si sono accoppiati esattamente i dinosauri ha lasciato un vuoto totale. Fino ad oggi, gli scienziati non sono nemmeno in grado di distinguere con precisione i maschi dalle femmine, per non parlare di come si corteggiavano o che tipo di genitali avevano. Senza questa conoscenza fondamentale, gran parte della loro biologia e del loro comportamento rimangono un mistero totale. Solo una cosa è certa: lo facevano.

Come si corteggiavano e come facevano sesso i dinosauri?

Tornando ai fossili di tirannosauro, Vinther spiega che un indizio della loro posizione potrebbe provenire dal sito di un altro ex lago, il Messel Pit in Germania. Questa cava trasformata in rifugio fossile è leggendaria per la sua flora e fauna intatte. Sono state trovate, ad esempio, numerose tartarughe d’acqua dolce, comprese almeno nove coppie che sono morte a metà di un incontro amoroso. In alcuni casi, le loro code si toccano ancora, come durante l’accoppiamento. E questo è fondamentale per la sua teoria.

Si pensa che il Messel Pit sia un cimitero preistorico così ricco perché nell’Eocene – tra 57 milioni e 36 milioni di anni fa – fosse costituito da un cratere vulcanico pieno d’acqua con pareti ripide, circondato da una lussureggiante foresta subtropicale. Nessuno sa esattamente come abbia ucciso le sue vittime, ma un’ipotesi è che sia rimasto geologicamente attivo dopo che si è formato e ha rilasciato periodicamente nubi di soffocante anidride carbonica nell’ambiente circostante. 

È possibile che le sfortunate tartarughe siano state coinvolte in un evento del genere, sprofondando sul fondo dove il loro incontro amoroso è stato custodito per millenni in uno strato di limo anossico. Vinther ha spiegato che dopo la morte, le tartarughe si sarebbero allontanate ma sarebbero rimaste attaccate ai genitali del partner maschile. 
E questo ci riporta alla coppia di tirannosauri fossilizzati, dove ci sono alcuni  parallelismi. “Stanno puntando lontano l’uno dall’altro e le loro code si sovrappongono”, dice Vinther. “Credo che siano stati colti sul fatto”. Vinther riconosce che la teoria è altamente speculativa, e per il momento è solo un’ipotesi inedita. Tuttavia, se gli animali fossero davvero rinchiusi in un antico abbraccio, ci direbbe qualcosa su un certo organo che nessuno ha ancora mai trovato fossilizzato. 

Gli organi genitali dei dinosauri

E’ possibile che i tirannosauri – incluso, presumibilmente, il T-Rex – avessero il pene. Tuttavia, c’è un’altra fonte meno ambigua sulla vita sessuale dei dinosauri: un fossile che ha catturato l’attenzione del mondo per il suo di dietro ed è lo Psittacosaurus vissuto nel cretaceo. Cosa ci dice la parte posteriore di questo piccolo dinosauro? Innanzitutto, come i parenti più stretti dei dinosauri – uccelli e coccodrilli – ha un unico orifizio multiuso comune in tutti i vertebrati terrestri ad eccezione dei mammiferi, attraverso il quale defecano, urinano, fanno sesso e partoriscono. 
Non era inaspettato, ma è una nuova scoperta: nessuno aveva mai confermato che i dinosauri avessero la stessa anatomia dei loro cugini evolutivi.
 
“Nell’unico orifizio dello psittacosaurus, sotto la sua coda c’è molto pigmento” e spiega che è melanina, un potente antimicrobico, e potrebbe essere in parte responsabile dello straordinario livello di conservazione di questo esemplare. “Ora possiamo ricostruire la morfologia dell’orifizio e mostrare che aveva due specie di labbra che si allargavano a V. E all’esterno, c’erano i pigmenti. Ma la cosa interessante, è che non è intorno all’apertura per proteggersi dai microbi ma per praticare l’arte della seduzione”. Se questo fosse vero, sarebbe senza precedenti ed è quello che fanno i babbuini.  
 

L’accoppiamento

 
A prima vista, potrebbe sembrare che decodificare i comportamenti di accoppiamento di animali estinti da tempo sia impossibile quasi quanto cercare i loro glutei, ma Rob Knell, un ecologista evoluzionista alla Queen Mary, University of London, sostiene che ci sono alcuni indizi nascosti nella documentazione fossile. “Le placche ossee sullo stegosauro, la grande vela sullo Spinosaurus, il collare e le corna del triceratopo e tutti gli altri ceratopsiani… La grande cresta che avevano gli adrosauri sono tutti elementi buoni per essere considerati delle caratteristiche sessuali”.
 
Knell ipotizza che potremmo non sapere mai molto sui dettagli della maggior parte dei rituali di accoppiamento dei dinosauri. Anche specie strettamente imparentate attualmente viventi, come i vari uccelli del paradiso, possono avere uno sgargiante piumaggio per il corteggiamento ma non è possibile andare troppo indietro nel passato. Chissà, forse tra qualche decennio scopriremo come si corteggiavano i dinosauri e come erano i loro genitali.