D’Artagnan, ladro di monetine “re della Fontana di Trevi”

Pubblicato il 29 Aprile 2011 - 14:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Da anni D’Artagnan è considerato “il re della Fontana di Trevi”: è il più famoso ladro di monetine e la sua figura è tornata in auge dopo che un servizio delle Iene ha mostrato vigili urbani che consentivano il furto di monetine dalla fontana.

D’Artagnan (la cui vera identità è Roberto Cercelletta, accusato di aver corrotto gli agenti, è salito sulla fontana, ha preso una lametta, si è tagliato il ventre e ha gridato: “Protesto! Non è vero che do le mazzette ai vigili! I soldi me li prendo tutti io! Ne ho bisogno”.

Per farlo scendere dalla fontana, ha scritto Laura Bogliolo sul Messaggero, “è dovuto intervenire addirittura il comandante del I Gruppo Cesarino Caioni, ma c’è voluta più di un’ora per farlo tranquillizzare con l’aiuto dei medici del 118”.

La Bogliolo ha ricostruito la storia di Cercelletta: “Sono 583 i verbali fatti a D’Artagnan dal 2006. Sempre lo stesso il motivo: «Si introduce nella fontana allo scopo di raccogliere le monete giacenti sul fondo». Nessuna delle multe da 160 euro è stata pagata. «Non firma, non accetta la copia» c’è scritto in fondo a tutti i verbali. Ad agosto del 2009 ha colpito ogni settimana, sempre verso le 6.30, preciso come un orologio. L’ultimo furto il 25 aprile”.

Ma D’Artagnan ha cominciato la sua attività già qualche anno prima: “Le sue gesta però risalgono almeno al 2002: già allora entrò nella fontana e si procurò tagli con una lametta per protesta contro il Comune che gli impediva la raccolta delle monetine lanciate dai turisti”.