Esame di Maturità: alcuni consigli per una buona preparazione

Pubblicato il 21 Giugno 2011 - 21:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Cominciano gli esami di Maturità e oltre 500 mila studenti sono alle prese con le possibili tracce del tema, con gli ultimi ripassi, ma c’è un fattore che secondo gli esperti influirà e non poco sul rendimento: la dieta. Una dieta adeguata, che serva a riposare meglio, a distendere e rilassare il cervello e a prepararsi alle sollecitazioni degli esaminatori.

Consolidata, ormai da anni, questa credenza, ecco che Coldiretti ha stilato il vademecum della Dieta Anti-Stress, utile fino alla fine degli esami. Ciò che occorre fare, secondo Coldiretti, è seguire una dieta equilibrata e leggera che favorisca la concentrazione e che limiti, il più possibile, lo stress e la confusione causate dall’ansia dell’imminente prova.

Niente snack come patatine e salatini, compagni di ogni studente, e niente caffè dell’ultimo minuto che peggiorano notevolmente la situazione causando insonnia e nervosismo. Sonno agitato e stress, inoltre, sono causati da pasti troppo elaborati o conditi con curry, paprika, sale o dado da cucina, ricchi di sodio, e dagli alcolici.

Coldiretti spiega poi quali sono gli alimenti utili, quelli da consumarsi assolutamente in quanto distensivi e sedativi. Gli esperti assicurano, infatti, che per affrontare al meglio un esame, sia necessario una mente aperte e rilassata, distesa, pronta ad affrontare qualsiasi inconveniente. Carne, latticini, uova, legumi sono ottimali. Assolutamente consigliati, infine, le verdure, specialmente lattuga e radicchio, tisane e infusi e qualche dolcetto al miele, che gratifica la gola e da quella carica in più.

Ma oltre alla dieta naturalmente c’è il fattore studio. Anche qui non bisogna esagerare, ma per esempio fare quelle maratone giornaliere da 12 ore. Meglio dalle 3 alle 5 ore al giorno, costantemente. Anche ripetere con un compagno o un gruppo aiuta molto, così come intervallare lo studio con dello sport che aiuta a scaricare la tensione e distrae dal fatidico “giorno dopo”.