Esperienze di pre-morte: ecco che cosa si prova da “defunti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Febbraio 2016 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
Esperienze di pre-morte: ecco che cosa si prova da "defunti"

(Foto d’archivio)

ROMA – Esperienze di pre-morte. Che cosa si prova a un passo dalla fine o un passo già dentro quel che chiamiamo morte? ? Si rivede la propria vita come un film? Si incontrano i familiari e gli amici che già sono morti? Si prova dolore, ci si sente bene, o semplicemente non si prova nulla? In molti se lo domandano. Ma alcuni lo sanno. Sono coloro che hanno vissuto un’esperienza di pre-morte una volta dichiarati clinicamente deceduti.

Alcuni di loro hanno raccontato quello che hanno provato sul forum Quora Q&A. E le loro risposte sono sorprendenti.

Molti hanno raccontato di aver provato una sensazione indescrivibile di pace, quasi tutti hanno detto che, dopo quell’esperienza, non hanno più paura della morte.

Altri, nella loro esperienza di pre-morte, hanno incontrato amici o parenti defunti, qualcuno ha detto di essersi sentito in colpa per non aver raggiunto nella vita gli obiettivi che si era prefissato. Tutti sono tornati in vita grazie all’intervento dei medici.

Una certa Megan ha risposto descrivendo la propria esperienza come “gioiosa, serena, eccitante, pacifica, rilassante, una sensazione tale che non può essere descritta a parole.

Un’altra utente, Vera, ha raccontato quel che le è accaduto: è stata avvelenata dal monossido di carbonio esalato da una stufa difettosa quando aveva 11 anni e viveva con la madre nell’ex Unione Sovietica.

“Lo posso vedere anche adesso, mentre mi culla dolcemente, coprendomi con il suo pesante ed invisibile mantello di morte. Ad un certo punto ho sentito il mio cuore battere all’impazzata, nella mia testa un ronzio come se ci fosse un’ape dentro, e un dolore come se due coltelli fossero stati conficcati da ogni parte della mia testa. Sapevo che stavo per morire proprio in quel momento. Era una sensazione di emergenza totale. Stavo morendo e nessuno nel mondo mi poteva sentire. Poi ho visto qualcosa come un plasma di colori attorno a me, in una prospettiva davvero strana. Prima sembravano delle nuvole liquide, con i colori che si mescolavano, tutto attorno a me. Poi mi sono sentita sollevare, ho provato a guardarmi ma non riuscivo a vedermi, era come se non ci fossi più. Quello mi ha scioccato, ma non spaventato. Anche perché non mi sentivo sola. C’erano degli altri che non potevo vedere ma sapevo che c’erano perché mi parlavano. Era come se mi stessero dando il benvenuto. L’ultima cosa che ricordo era di voler essere da un’altra parte e trovarmi lì nel momento in cui lo desideravo. Ero infinitamente felice”.

 

Vera venne salvata dal padre che ha chiamato un’ambulanza. I medici gli dissero che era troppo tardi, e la bambina venne dichiarata clinicamente morta per mezz’ora circa. Poi è “tornata a vivere”.