L’estate italiana segnata dalla violenza sulle donne, un lungo elenco di vittime

Pubblicato il 13 Luglio 2010 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

Simona Melchionda

E’ una mattanza che non conosce confini geografici, culturali o sociali. La violenza sulle donne miete vittime a cadenza giornaliera e in questo primo scorcio d’estate i numeri sono già impressionanti. Martedì 13 luglio una ucraina di 52 anni è  finita in ospedale ad Angri (Salerno) ed è in prognosi riservata dopo che il marito, all’ennesimo rifiuto di lei di rimettersi insieme, ha cercato di bruciarla viva. E un’altra donna, una 38enne albanese, madre di un ragazzo di 15 anni e di un bambino di 9, a Savona ha dovuto rifugiarsi in una casa protetta per sfuggire all’ex coniuge e alle sue continue minacce di ‘farla a pezzi’ con la motosega che teneva sotto il letto.

Spesso l’incubo per queste donne comincia con episodi di stalking (1.200 persone in carcere dall’approvazione della legge, 293 nei soli primi tre mesi di quest’anno) ed è per questo che il ministro per le Pari Opportunità ha accolto con favore nei giorni scorsi la sentenza della Cassazione che fa scattare i provvedimenti cautelari dopo due solo minacce: ”Questa interpretazione aiuterà a spezzare sul nascere la spirale di minacce e di vessazioni”.

Talvolta il pericolo si nasconde nel web: Chiara Brandonisio è stata uccisa a Bari a sprangate, mentre rientrava a casa in bicicletta, da un uomo conosciuto in chat. L’omicida è stato arrestato stamani. Alla furia omicida di Zoran Yoksimov, non è sfuggita Katerina Marcov uccisa a coltellate,lunedì a Ceva (Cuneo) assieme a Salvatore Ciantia. L’assassino, che subito dopo il duplice omicidio, si era tagliato la gola è morto nella notte.

E ancora, una romena sgozzata da un connazionale – fermato martedì – nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Civitavecchia. E’ andata meglio, se così si può dire, a Clara Lombardi, una donna di 42 anni di Quarto (Napoli) che, accoltellata  lunedì dal marito da cui aveva intenzione di separasi, è ricoverata in prognosi riservata, all’ospedale Loreto Mare. Nuovi nomi che si aggiungono al lungo elenco di vittime in cui spicca, per la giovane età, 16 anni appena, Eleonora Noventa, la ragazza di Asseggiano, un quartiere periferico di Mestre, uccisa dall’ex fidanzato che poi si è suicidato con la stessa arma.

Prima di lei altri nomi e altre storie di soprusi: Daniela Gardoni uccisa in provincia di Mantova dal marito dopo aver vinto la causa di separazione; Cristina Rolle, maestra elementare a Torino accoltellata dall’ex coniuge; Simona Melchionda uccisa dal fidanzato carabiniere vicino Novara; Michelina Ewa Wojcicka morta per aver deciso di lasciare il suo fidanzato, Vito Calefato che le ha sparato alla tempia in un garage di Cerignola (Foggia); Alicia Brunilda Sosa, domenicana, investita con l’auto a Vescovado Di Murlo (Siena), dove viveva, dal marito che aveva deciso di lasciare; Maria Montanaro e Sonia Balconi uccise dalla stessa mano, quella di Gaetano De Carlo, ex amante ed ex conoscente di entrambe, già denunciato per stalking; Angela Mihalova Nijimic strozzata dal suo uomo a Pescara dopo l’ennesimo litigio; Debora Palazzo, 20 anni, di Cremona, assassinata con due colpi al cuore dal suo ragazzo che non voleva rassegnarsi alla fine della loro storia; Anna Maria Tarantino, la collaboratrice de ‘Il Tempo’ strangolata da uno spasimante respinto; Roberta Vanin, 43 anni, accoltellata dall’ex nel negozio di prodotti biologici a Spinea (Venezia) in cui entrambi lavoravano. (ANSA).