Fanghi tossici in Sardegna? “Bomba ecologica” rossa a Portovesme, l’allarme di Panorama

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 20:13 OLTRE 6 MESI FA

Un’area in riva al mare a Portovesme, sulle coste sud-occidentali della Sardegna, che conterrebbe 20 milioni di metri cubi di fanghi rossi, inquinanti e pericolosi. Il settimanale Panorama lancia l’allarme: una ”bomba ecologica” con una dimensione 25 volte più grande di quella che ha suscitato allarme nei giorni scorsi in Ungheria, dopo che i fanghi si sono riversati nel Danubio.

L’articolo è corredato di foto aeree della zona per dare un’idea della possibile emergenza paragonando la situazione allo sversamento di 800 metri cubi di scarti della lavorazione dell’alluminio in Ungheria. Il bacino (di lagunaggio, spiegano i tecnici) sulle coste sarde è stato scavato nel 1975 da Eurallumina, che ora ha cessato la produzione, per contenere i residui della lavorazione della bauxite. Nel 2009 i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno sequestrato i bacini di stoccaggio a causa di sversamenti dalla diga di contenimento che negli anni è stata innalzata.

La procura cagliaritana ha ordinato indagini geotecniche finalizzate a valutare la staticità della diga e ha affidato a un consulente tecnico giudiziario la custodia del sito che copre un’area di più di 17 ettari.