Il duo Feltri-Belpietro torna “Libero”, i giornalisti editori: “Berlusconiani, ma non pagati da lui”

Pubblicato il 23 Dicembre 2010 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA

Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro

Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro ritornano a braccetto. I giornalisti-editori scendono entrambi in campo con una quota del 10% a testa, acquisita dagli Angelucci, per il nuovo “Libero” con Belpietro nelle vesti di direttore e Vittorio Feltri editore.

A partire da marzo, Feltri tornerà a scrivere, quando sarà scaduta la sanzione disciplinare dell’Ordine nazionale dei giornalisti sul caso Boffo.

Entrambi si dicono “berlusconiani”, ma non pagati dal premier. “Tutti sono pagati da Berlusconi, quelli che scrivono per Mondadori, quelli che fanno cinema. Noi no. E se qualcuno invece lo dirà allora chiederemo dei danni pazzeschi”, ha detto Feltri. Il loro obiettivo è crescere con questa nuova sfida: “Ci siamo garantiti con patti parasociali che prevedono la gestione a nostro carico. Siamo nel Cda e anche nel Cda avremo una maggioranza. Il nostro unico patto è stato una stretta di mano e l’augurarsi un in bocca al lupo”, ha chiarito Belpietro.

E dalla prima pagina di Libero del 23 dicembre è proprio Belpietro a intervistare il suo compagno di avventura chiedendo qualche chiarimento anche sull’improvvisa dipartita di Feltri da Libero nell’agosto dello scorso anno.

“Stanchezza, un po’ di noia dovuta alla ripetitività, desiderio di fuga. Tutti pretesti in fondo. Ma ora ho capito di avere fatto la cosa giusta. Se non avessi provato il dolore del distacco, adesso non sarei felice di essere qui con voi, con te in particolare, perché saresti probabilmente ancora a Panorama e non avremmo più pedalato insieme…dopo una sbandata è nata una grande opportunità che comporta qualche rischio”.

La coppia Belpietro-Feltri dopo l’Europeo, l’Indipendente e il Giornale tornano e promettono di garantire “un’informazione insospettabile perché alle spalle non ci sono padroni”. Su Berlusconi riflettono e passato la paura della sfiducia Feltri dice che “se riesce a rimorchiare Casini va avanti almeno un anno senza scossoni”.