“Basta coi link ai film in streaming”: sentenza del tribunale di Roma contro Yahoo

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 19:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La nona sezione del Tribunale di Roma ha inibito al motore di ricerca Yahoo! “la prosecuzione e la ripetizione della violazione dei diritti di sfruttamento economico sul film About Elly mediante il collegamento ai siti riproducenti in tutto o in parte l’opera, diversi dal sito ufficiale del film”. Lo annuncia la Open Gate Italia, società che da anni segue le controversie legate alla pirateria online per conto dei produttori cinematografici.

“Dieci milioni e trecento mila sono i risultati se si digita su Yahoo! il titolo del film About Elly. Siti di vario tipo attraverso i quali è possibile scaricare il film che ha vinto il Leone d’Argento a Berlino due anni fa. Solo digitando la parola ‘about’, il film About Elly è la seconda opzione. Una diffusione massiva”, spiega Open Gate Italia che ha portato avanti la controversia in rappresentanza di Pfa, la società che ha distribuito il film in Italia.

“Una sentenza che non ha precedenti in nessun paese del mondo – aggiunge – Il punto fondamentale nella vicenda giudiziaria che ha contrapposto Open Gate Italia a Yahoo! è la responsabilità di un motore di ricerca nel rendere disponibile l’accesso ai siti che immettono in rete film piratati, sprovvisti di ogni tipo di autorizzazione da parte dei detentori dei diritti”.

Il Tribunale di Roma, prosegue, “ha riconosciuto l’imputabilità alla parte resistente Yahoo!, unica legittimata nel procedimento nella qualità di provider gestore del servizio Web Search, della responsabilità per contributory infringement per l’attività di gestione del motore di ricerca nella misura in cui questi effettuano, attraverso specifici link, il collegamento a siti pirata, che permettono la visione in streaming o il downloading e peer to peer del film About Elly senza autorizzazione da parte del titolare dei diritti di sfruttamento economico sull’opera e quindi in lesione del diritto patrimoniale di autore”.

“Dopo questo primo importante successo, che apre la strada a tutti i detentori di diritti, i prossimi obiettivi saranno Google e YouTube”, hanno proseguito quelli di Open Gate Italia.