Fini si lecca le ferite: “Moffa? Lo chiamerò con calma. Poteva dirlo ieri”

Pubblicato il 14 Dicembre 2010 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini e Silvano Moffa: qualcosa da chiarire

La delusione e l’incredulità. Dopo la sconfitta alla Camera per il leader del Fli Gianfranco Fini è tempo di bilanci. Il pensiero corre alla colomba Silvano Moffa che, in extremis, ha scelto di non votare. “Lo chiamerò, con calma…” si limita a dire Fini. I numeri sono impietosi: a tenere in piedi il Governo di Berlusconi sono stati proprio l’astensione di Moffa e i due no del Fli, quelli di  Catia Polidori e di Maria Grazia Siliquini.

Chi era presente alla riunione del presidente della Camera con i deputati Fli, al piano Nobile di Montecitorio tra battute per sdrammatizzare la tensione e riflessioni sull’esito del voto, racconta di un Fini incredulo e amareggiato per la scelta di Moffa.

”Poteva dirlo ieri sera”, ha commentato Fini secondo l’Ansa.  Certo, riferiscono ancora i presenti, c’e’ l’amarezza per un risultato che si e’ ‘rovesciato’ proprio per mano di tre finiani.

”La sconfitta – si ragiona – dipende esclusivamente dai nostri. Politicamente avevamo vinto, nessuno poteva pensare che i sì di ieri sera si trasformassero in no”. E comunque, si ragiona, per Berlusconi saràmolto difficile andare avanti con margini cosi’ esili. E i primi banchi di prova saranno i voti in calendario a Montecitorio fin da domani sul decreto rifiuti e sulle mozioni di sfiducia a Bondi e Calderoli.