Frattini e la “gita” alla corte per i diritti umani

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 12 Febbraio 2011 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il ministro Frattini, in questi giorni, è molto impegnato nella stesura dell’esposto che dovrà presentare alla corte dei diritti umani per sollecitare il loro giudizio in merito ” alla persecuzione” comunista  contro il presidente del consiglio.

Per altro allo stesso tribunale si rivolsero Milosevic e Saddam, in questo caso il nostro sarebbe il terzo premier della lista e , se fossimo in lui, non saremmo partcolarmente lieti di essere stato inseriti  in queto elenco, anche solo per ragioni scaramantiche.

Il ministro, tuttavia, deve essere davvero super impegnato a tal punto da non aver potuto dare una occhiata alla agenda che i suoi uffici i hanno predisposto per il prossimo viaggio in medio oriente e così i redattori del mondo di Annibale, il sito di politica estera ospitato da articolo 21, si sono accorti di alcune  stranezze.

Nella prima tappa del suo viaggio il ministro si recherà a Damasco dove, stando alla velinna ufficiale, dovrebbe incontrare il primo ministro Dardari, peccato che il primo ministro sia Al Otari e che Dardari  sia il suo vice, speriamo che, almeno lui, abbia apprezzato la promozione.

Nell seconda tappa, invece, la Farnesina annuncia un appuntamento tra Frattini e il primo ministro giordano Al Rifai, tutto a posto? No, nenche questa volta,  perchè il due febbaraio scorso re Abdallah ha nominato il nuovo premier Bakhit, forse il piccione viaggiatore non ha ancora raggiunto gli uffici del ministro..

Se tanto mi dà tanto non osiamo neppure pensare quale dossier sarà mai spedito alla corte dei diritti umani,  se fossimo in Berlusconi pregheremmo il premuroso amico di lasciar perdere, anche perchè per rivolgersi a quella corte bisogna aver già subito la condanna,delle due l’una o Frattini ignora il particolare, oppure è anche lui convinto della colpevolezza del piccolo Cesare.