Un giorno senza tecnologia ed è già “sindrome da vuoto digitale”

Pubblicato il 5 Maggio 2011 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Senso di ansia, noia, irritabilità, una leggera ma costante tensione. Una sindrome di astinenza vera e e propria: è quella che hanno provato 1000 studenti da tutto il mondo con un semplice esperimento. Stare 24 ore senza niente di tecnologico acceso: no al cellulare, pc, internet, tv. Praticamente una giornata con la sola compagnia di libri o di contatti con persone fisiche e non virtuali.

L’esperimento, chiamato “the world unplugged”, è stato condotto dall’università americana del Maryland su 1000 studenti.

Nella maggior parte dei casi il senso di vuoto è evidente. In compagnia di carta e penna, i ragazzi hanno potuto scrivere una sorta di diario dell’esperienza, dove appuntare impressioni. Eccone alcune: “Avevo l’impressione che mi fosse stato amputato un braccio”, “Stavo seduto sul letto, non avevo nulla da fare”, fino ad arrivare a: “Sentivo continuamente il bip del messenger nelle mie orecchie, era un’ossessione”.

D’altra parte i ragazzi di oggi sono cresciuti nella tecnologia: Il 100% di quelli coinvolti nell’esperimento ha un telefonino, l’85 un computer proprio e la maggioranza (59%) ha mosso i primi passi su Internet prima dei dieci anni (il 18% addirittura prima dei cinque anni).

Una volta all’università passano fra le 3 e le 4 ore al giorno in rete nel 42% dei casi e fra le 5 e le 6 ore al giorno nel 25% dei casi con un’unica attività preferita: la socializzazione. Il tempo trascorso ogni giorno sui social network è infatti di due ore in media.