Il “buco nero” delle buche in città: aumentano incidenti e cause, diminuisce la manutenzione

Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA

Le strade sono a pezzi. Automobilisti e scooteristi hanno un incidente dopo l’altro per le cattive condizioni delle strade e fanno causa ai Comuni. I Comuni pagano e quindi non hanno budget per mettere a posto le strade. Che, anno dopo anno, stanno sempre peggio. E i risarcimenti aumentano.

Quello delle strade italiane è un serpente che si morde la coda e che costa, alle amministrazioni locali, cifre sempre più pesanti. Stando ad un’inchiesta del Sole 24 Ore, infatti, nel 2009  gli incidenti causati dalle strade e i relativi risarcimenti sono aumentati di percentuali a due cifre rispetto al 2008.

A guidare la classifica della città più “bucherellate” d’Italia è Roma: 4350 incidenti nel 2009 di cui 3000 causati dalle sole buche. L’aumento, visto che nella Capitale il problema è “storico”, è solo del 4%. Dati preoccupanti anche a Milano dove, rispetto all’anno scorso, i sinistri dovuti alle condizioni delle strade sono passati da poco meno di 2300 ad oltre 3300 con un incremento del 44%.

Annate nere anche a Torino (+37.6%), Bari (+16.7%) e Genova (+23.8%). Senza considerare i casi, per fortuna si tratta di percentuali ridotte, di danni a persone, c’è il problema dei risarcimenti che pesano come macigni sui bilanci cittadini. Ogni Comune si regola a modo suo: di certo c’è che a Milano, solo nel 2009 si sono spesi circa 4 milioni contro gli “appena” 370 mila euro di Torino.

Il vero problema, anche se sembra grottesco, è tappare le buche: farlo costa soldi. A Roma il sindaco Gianni Alemanno ha un piano da 108 milioni per la manutenzione e la metà è destinato a tappare le buche. Non basteranno. Secondo l’Ania, l’Associazione nazionale imprese assicuratrici, nella Capitale ci sono almeno 500 “black point”, punti pericolosi proprio per le buche. Situazione analoga anche nelle altre città. E, di certo, il taglio ai bilanci dei Comuni voluto da Tremonti non aiuta.