Internet, record mondiale di velocità: 1000 mld di bit in un secondo

Pubblicato il 25 Marzo 2013 - 14:55| Aggiornato il 7 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

SIDNEY- Un terabit al secondo, vale a dire mille miliardi di bit trasmessi in un istante. Immaginate che nello stesso identico momento possano essere trasmesse 200 milioni di chiamate voip, 15 milioni di videochiamate, e sempre in un secondo potranno essere scaricati 25 Dvd multimediali, garantire 50.000 connessioni Adsl a 20 milioni di bit al secondo e trasmettere in simultanea 300.000 video ad alta definizione. Il record mondiale di velocità su Internet è stato battuto in Australia: il gestore Telstra ha segnato il record di trasmissione dati nel collegamento tra Sidney e Melbourne. Ma il merito spetta anche all’Italia: la tecnologia che ha reso possibile lo storico sorpasso è infatti frutto di menti italiane, e nasce da una collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit) e l’azienda Ericsson. 

Nel test è stato raddoppiato il record precedente, di 448 milioni di bit al secondo, raggiungendo una velocità oggi impensabile, se non in laboratorio. Il risultato è stato presentato a Pisa dagli stessi autori del test, appena rientrati dall’Australia, dove hanno lavorato per circa un mese fra calcoli, sperimentazioni e misure. Del gruppo di ricerca fanno parte l’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (Tecip) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e del Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit). La ricerca è stata condotta in collaborazione con Ericsson e con la compagnia telefonica australiana Telstra.

“Impieghiamo tecnologie sviluppate da noi per aumentare la velocità senza aumentare l’utilizzo della banda”, ha spiegato il ricercatore che ha sviluppato la tecnica, Luca Potì, dell’istituto Tecip. La nuoca tecnologia consiste in un sistema di compressione che permette di aumentare moltissimo la quantità dei dati trasmessi nelle attuali reti in fibra ottica, senza modificarle in alcun modo. Sia i ricercatori sia le aziende sono convinti che entro 4 anni la velocità record sperimentata in Australia potrà essere una realtà. Una connessione internet supersonica, che vuol dire aumentare fino a 10 volte i livelli di navigabilità dei migliori impianti attuali.

Ma Potì non si accontenta: “Il nostro prossimo obiettivo – ha detto – è riuscire a raddoppiare la velocitàù, arrivando a 2 terabit nel prossimo dicembre”.